Recensione a Giulio Aristide Sartorio, Il ritorno di Raffaello. Romae Carrus Navalis, Introduzione e cura di Cecilia Gibellini, Milano, Medusa, 2020. Nelle pagine dell’opera, a metà fra il romanzo fantastico e il quadro di costume di chiara impronta satirica e interessante esempio di intreccio fra letteratura e arti figurative, Sartorio, scrittore e artista amico di d'Annunzio, immagina che la statua di Raffaello a Urbino si animi e faccia il suo ingresso nella Roma fin de siècle.

Recensione a Giulio Aristide Sartorio, Il ritorno di Raffaello. Romae Carrus Navalis, Introduzione e cura di Cecilia Gibellini

Francesca Longo
In corso di stampa

Abstract

Recensione a Giulio Aristide Sartorio, Il ritorno di Raffaello. Romae Carrus Navalis, Introduzione e cura di Cecilia Gibellini, Milano, Medusa, 2020. Nelle pagine dell’opera, a metà fra il romanzo fantastico e il quadro di costume di chiara impronta satirica e interessante esempio di intreccio fra letteratura e arti figurative, Sartorio, scrittore e artista amico di d'Annunzio, immagina che la statua di Raffaello a Urbino si animi e faccia il suo ingresso nella Roma fin de siècle.
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