Questo contributo prende spunto dall’idea sempre più condivisa che la conoscenza definita “generativa” costituisca la leva più potente per favorire il rilancio e la ripresa delle imprese e dei territori. Essa si connota, nei contenuti, per l’apporto congiunto di conoscenza codificata, che circola nelle scale globali, e di conoscenza tacita, che matura e dimora nei diversi contesti locali. All’efficace combinazione delle sue componenti costitutive, alla formazione delle risorse umane capaci di impiegarla, alla disseminazione e alla propagazione non è estranea l’università e in particolare gli atenei pubblici che nei territori la rappresentano. Di queste istituzioni, anche attraverso la proposta di un modello capace di facilitare la lettura delle iniziative intraprese, viene suggerita una tassonomia, che delinea il ruolo svolto nella conversione delle conoscenze codificate in conoscenze tacite e viceversa, i riverberi che nello svolgimento delle loro missioni producono sui processi di sviluppo locale nonché le possibilità che si prospettano per proporli come «luoghi terzi», ovvero come contesti di tipo inclusivo adatti a stimolare la contaminazione e la circolazione dei saperi tra tutti gli attori coinvolti, a consentire un efficace “gioco di squadra” e ad abbattere le barriere, ancor oggi esistenti, tra atenei e territorio.

Gli atenei come «luoghi terzi» della valorizzazione della conoscenza generativa e dei processi di sviluppo locale

Emanuel Cesare
2019-01-01

Abstract

Questo contributo prende spunto dall’idea sempre più condivisa che la conoscenza definita “generativa” costituisca la leva più potente per favorire il rilancio e la ripresa delle imprese e dei territori. Essa si connota, nei contenuti, per l’apporto congiunto di conoscenza codificata, che circola nelle scale globali, e di conoscenza tacita, che matura e dimora nei diversi contesti locali. All’efficace combinazione delle sue componenti costitutive, alla formazione delle risorse umane capaci di impiegarla, alla disseminazione e alla propagazione non è estranea l’università e in particolare gli atenei pubblici che nei territori la rappresentano. Di queste istituzioni, anche attraverso la proposta di un modello capace di facilitare la lettura delle iniziative intraprese, viene suggerita una tassonomia, che delinea il ruolo svolto nella conversione delle conoscenze codificate in conoscenze tacite e viceversa, i riverberi che nello svolgimento delle loro missioni producono sui processi di sviluppo locale nonché le possibilità che si prospettano per proporli come «luoghi terzi», ovvero come contesti di tipo inclusivo adatti a stimolare la contaminazione e la circolazione dei saperi tra tutti gli attori coinvolti, a consentire un efficace “gioco di squadra” e ad abbattere le barriere, ancor oggi esistenti, tra atenei e territorio.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
GEOTEMA_59_011_EMANUEL_2019.pdf

file ad accesso aperto

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 2.1 MB
Formato Adobe PDF
2.1 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11579/121899
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact