Il saggio affronta il tema della storia della gestione delle risorse e della definizione della categoria di rischio ambientale, a partire da un caso studio dedicato ad un contesto specifico, le spiagge e i «siti arenili» di una comunità della Repubblica di Genova, Sestri Ponente, che si trova a pochi chilometri dalla capitale del Dominio. Il territorio costiero di questa comunità luogo il corso del XVIII secolo è interessato da una intensa attività di trasformazione. Grazie a delle fonti particolari e molto analitiche, anche di carattere cartografico, generate da un intervento governativo su tutto il territorio della Repubblica, affronta il modo in cui le pratiche di appropriazione privata di quegli spazi si confrontano anche in maniera conflittuale con la loro natura originariamente pubblica, e con le rivendicazioni del loro uso comune, e come questa contrattazione disegna e trasforma i delicati equilibri idrogeologici di una comunità costiera. Il saggio si basa su fonti inedite e originali, e tratta uno spazio, quello del litorale e delle spiagge, che ha una particolare originalità dal punto di vista storiografico. Si confronta inoltre con la discussione più generale sulla storia dell’ambiente, con una specifica attenzione all’approccio alla scala analitica, locale, collocandosi dunque in un dibattito molto fiorente negli ultimi anni sui temi ambientali, e promuovendone una discussione sia all’incrocio con altre tematiche più generali (la storia del potere, la storia della proprietà) sia con approcci disciplinari più ampi (dal sapere cartografico e geografico alle possibili prospettive applicate della storia).

Colonizzazione delle spiagge, spazio urbano e rischio ambientale in una comunità del genovesato nel XVIII secolo

Vittorio Tigrino
2021-01-01

Abstract

Il saggio affronta il tema della storia della gestione delle risorse e della definizione della categoria di rischio ambientale, a partire da un caso studio dedicato ad un contesto specifico, le spiagge e i «siti arenili» di una comunità della Repubblica di Genova, Sestri Ponente, che si trova a pochi chilometri dalla capitale del Dominio. Il territorio costiero di questa comunità luogo il corso del XVIII secolo è interessato da una intensa attività di trasformazione. Grazie a delle fonti particolari e molto analitiche, anche di carattere cartografico, generate da un intervento governativo su tutto il territorio della Repubblica, affronta il modo in cui le pratiche di appropriazione privata di quegli spazi si confrontano anche in maniera conflittuale con la loro natura originariamente pubblica, e con le rivendicazioni del loro uso comune, e come questa contrattazione disegna e trasforma i delicati equilibri idrogeologici di una comunità costiera. Il saggio si basa su fonti inedite e originali, e tratta uno spazio, quello del litorale e delle spiagge, che ha una particolare originalità dal punto di vista storiografico. Si confronta inoltre con la discussione più generale sulla storia dell’ambiente, con una specifica attenzione all’approccio alla scala analitica, locale, collocandosi dunque in un dibattito molto fiorente negli ultimi anni sui temi ambientali, e promuovendone una discussione sia all’incrocio con altre tematiche più generali (la storia del potere, la storia della proprietà) sia con approcci disciplinari più ampi (dal sapere cartografico e geografico alle possibili prospettive applicate della storia).
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