Il gioco d’azzardo in Italia si è sviluppato a partire dalla metà del XVI secolo, originariamente era un’attività relegata ai circoli nobiliari e intellettuali, ma successivamente si è allargato inizialmente alla classe borghese e in seguito anche ai ceti meno abbienti. Il fenomeno del gioco d’azzardo ha assunto dimensioni rilevanti diventando, per alcuni soggetti, una vera e propria “dipendenza comportamentale” (DGA –Dipendenza da gioco d’azzardo) provocando dannose conseguenze sul piano familiare, lavorativo e finanziario. Per comprendere meglio l’entità del fenomeno l’Agenzia delle dogane e dei monopoli annualmente pubblica il Libro Blu dal quale si desume che il mercato dei giochi pubblici è in crescita; nel periodo 2015 – 2019 la Raccolta ha subito un aumento del +25,33%, le Vincite del +27,95%, la Spesa del 14,41% e l’Erario del +29,55%. L’incremento delle entrate erariali si ha in seguito all’aumento del prelievo sugli apparecchi da intrattenimento conseguentemente ad interventi normativi che, solo nell’anno 2019, hanno fatto incrementare le entrate del 9,62%. Si consideri per esempio che nell’anno 2019 il volume delle giocate è stato pari a circa 110 miliardi di euro, con un incasso per l’erario di quasi 11 miliardi di euro. Sempre nel 2019 il flusso di denaro giocato è stato pari a circa il 6,18% del PIL prodotto dall’Italia. Nel nostro ordinamento si possono individuare numerosi interventi legislativi al fine sia di tutelare i soggetti più a rischio e fragili, sia al fine di meglio definire l’aspetto fiscale del gioco d’azzardo.

Il fenomeno del gioco d’azzardo: sintesi dell’evoluzione normativa in Italia

Alessandra Faraudello
Primo
;
2020-01-01

Abstract

Il gioco d’azzardo in Italia si è sviluppato a partire dalla metà del XVI secolo, originariamente era un’attività relegata ai circoli nobiliari e intellettuali, ma successivamente si è allargato inizialmente alla classe borghese e in seguito anche ai ceti meno abbienti. Il fenomeno del gioco d’azzardo ha assunto dimensioni rilevanti diventando, per alcuni soggetti, una vera e propria “dipendenza comportamentale” (DGA –Dipendenza da gioco d’azzardo) provocando dannose conseguenze sul piano familiare, lavorativo e finanziario. Per comprendere meglio l’entità del fenomeno l’Agenzia delle dogane e dei monopoli annualmente pubblica il Libro Blu dal quale si desume che il mercato dei giochi pubblici è in crescita; nel periodo 2015 – 2019 la Raccolta ha subito un aumento del +25,33%, le Vincite del +27,95%, la Spesa del 14,41% e l’Erario del +29,55%. L’incremento delle entrate erariali si ha in seguito all’aumento del prelievo sugli apparecchi da intrattenimento conseguentemente ad interventi normativi che, solo nell’anno 2019, hanno fatto incrementare le entrate del 9,62%. Si consideri per esempio che nell’anno 2019 il volume delle giocate è stato pari a circa 110 miliardi di euro, con un incasso per l’erario di quasi 11 miliardi di euro. Sempre nel 2019 il flusso di denaro giocato è stato pari a circa il 6,18% del PIL prodotto dall’Italia. Nel nostro ordinamento si possono individuare numerosi interventi legislativi al fine sia di tutelare i soggetti più a rischio e fragili, sia al fine di meglio definire l’aspetto fiscale del gioco d’azzardo.
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