L’articolo ripercorre la storia della ripresa dei rapporti diplomatici tra Italia e Grecia dopo l’interruzione causata dall’attacco italiano dell’ottobre 1940. La normalizzazione iniziò nel settembre del 1943, quando la Grecia dovette elaborare una nuova politica verso l’Italia che da nemico era diventata alleato. Essa si concluse nel novembre del 1948, quando fu firmato un Trattato di amicizia, commercio e navigazione tra i due stati. L’autore analizza diversi elementi e fattori di questa vicenda: le strategie d’inserimento dei due stati nel nuovo panorama internazionale; la ricerca di consenso interno da parte dei governi; i sentimenti della popolazione; l’immagine degli italiani diffusa in Grecia, che inizialmente era estremamente negativa; la memoria della guerra costruita dai governi greci del dopoguerra, che si cristallizzò nell’Anniversario del No dai forti accenti anti-italiani; il problema della punizione dei crimini di guerra commessi dagli italiani in Grecia. Tutti questi elementi concorsero nel determinare la politica dei governi greci verso l’Italia. Tra tutti l’autore sottolinea l’importanza del nazionalismo e delle rivendicazioni territoriali, che furono utilizzate dai governi greci del dopoguerra come fattore di stabilizzazione interna e valvola di sfogo delle tensioni sociali.

“Liquidare e dimenticare il passato”: i rapporti italo-greci tra il 1943 e il 1948

FONZI P
2012-01-01

Abstract

L’articolo ripercorre la storia della ripresa dei rapporti diplomatici tra Italia e Grecia dopo l’interruzione causata dall’attacco italiano dell’ottobre 1940. La normalizzazione iniziò nel settembre del 1943, quando la Grecia dovette elaborare una nuova politica verso l’Italia che da nemico era diventata alleato. Essa si concluse nel novembre del 1948, quando fu firmato un Trattato di amicizia, commercio e navigazione tra i due stati. L’autore analizza diversi elementi e fattori di questa vicenda: le strategie d’inserimento dei due stati nel nuovo panorama internazionale; la ricerca di consenso interno da parte dei governi; i sentimenti della popolazione; l’immagine degli italiani diffusa in Grecia, che inizialmente era estremamente negativa; la memoria della guerra costruita dai governi greci del dopoguerra, che si cristallizzò nell’Anniversario del No dai forti accenti anti-italiani; il problema della punizione dei crimini di guerra commessi dagli italiani in Grecia. Tutti questi elementi concorsero nel determinare la politica dei governi greci verso l’Italia. Tra tutti l’autore sottolinea l’importanza del nazionalismo e delle rivendicazioni territoriali, che furono utilizzate dai governi greci del dopoguerra come fattore di stabilizzazione interna e valvola di sfogo delle tensioni sociali.
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