Obiettivo della ricerca è osservare il ruolo della deformità del corpo umano nel Prodigiorum liber di Giulio Ossequente: egli reperisce nella storia liviana una serie di eventi portentosi di varia natura e li cataloga nella sua epitome mantenendo il procedere annalistico della fonte. All’estrema sintesi con cui si descrivono i corpi degli uomini mostruosi, in un testo spesso avaro di dettagli riguardanti tali fenomeni, si prova a porre rimedio attraverso un confronto piuttosto puntuale tra i casi ossequentiani di mostruosità e altre occorrenze di anomalia corporea riferite da autori latini e greci anche anteriori e posteriori, oltre che in un unico prezioso caso con la fonte liviana viceversa perduta nella parte riguardante l’arco di tempo di cui l’epitome -anch’essa mutila- si occupa. Tale metodo comparativo ha consentito di individuare alcuni specifici casi di deformità patologica, tra i quali uno dei più frequenti e certamente il più significativo è l’androginia, e di osservarli in prospettiva interdisciplinare sotto differenti punti di vista: anzitutto letterario, con lo scopo di intrecciare i molteplici passi d’interesse tratti da un corpus di fonti ampio ed eterogeneo; lessicale-semantico, per mettere preventivamente in luce i termini afferenti all’ambito della mostruosità e i loro significati specifici; giuridico, al fine di riconoscere qualche aspetto della perduta normativa repubblicana per i casi di anomalia fisica, anche in paragone con le leggi di età imperiale; medico-scientifico, con l’obiettivo di realizzare della casistica raccolta una ricognizione oggettiva e di riconoscere in essa, laddove possibile, i caratteri di qualche specifica patologia. Per questo scopo, si è effettuato un confronto con l’opera rinascimentale di Ulisse Aldrovandi dotata di un sorprendente apparato iconografico che ricalca precisamente i casi di Ossequente, con il quale si inaugura la scienza teratologica proprio a partire da un’edizione del Prodigiorum liber.

I monstra umani nel Prodigiorum liber di Giulio Ossequente. Una prospettiva interdisciplinare sulla deformità del corpo nella tradizione latina / Miglietta, Chiara. - ELETTRONICO. - (2019). [10.20373/uniupo/openthesis/102504]

I monstra umani nel Prodigiorum liber di Giulio Ossequente. Una prospettiva interdisciplinare sulla deformità del corpo nella tradizione latina

MIGLIETTA, CHIARA
2019-01-01

Abstract

Obiettivo della ricerca è osservare il ruolo della deformità del corpo umano nel Prodigiorum liber di Giulio Ossequente: egli reperisce nella storia liviana una serie di eventi portentosi di varia natura e li cataloga nella sua epitome mantenendo il procedere annalistico della fonte. All’estrema sintesi con cui si descrivono i corpi degli uomini mostruosi, in un testo spesso avaro di dettagli riguardanti tali fenomeni, si prova a porre rimedio attraverso un confronto piuttosto puntuale tra i casi ossequentiani di mostruosità e altre occorrenze di anomalia corporea riferite da autori latini e greci anche anteriori e posteriori, oltre che in un unico prezioso caso con la fonte liviana viceversa perduta nella parte riguardante l’arco di tempo di cui l’epitome -anch’essa mutila- si occupa. Tale metodo comparativo ha consentito di individuare alcuni specifici casi di deformità patologica, tra i quali uno dei più frequenti e certamente il più significativo è l’androginia, e di osservarli in prospettiva interdisciplinare sotto differenti punti di vista: anzitutto letterario, con lo scopo di intrecciare i molteplici passi d’interesse tratti da un corpus di fonti ampio ed eterogeneo; lessicale-semantico, per mettere preventivamente in luce i termini afferenti all’ambito della mostruosità e i loro significati specifici; giuridico, al fine di riconoscere qualche aspetto della perduta normativa repubblicana per i casi di anomalia fisica, anche in paragone con le leggi di età imperiale; medico-scientifico, con l’obiettivo di realizzare della casistica raccolta una ricognizione oggettiva e di riconoscere in essa, laddove possibile, i caratteri di qualche specifica patologia. Per questo scopo, si è effettuato un confronto con l’opera rinascimentale di Ulisse Aldrovandi dotata di un sorprendente apparato iconografico che ricalca precisamente i casi di Ossequente, con il quale si inaugura la scienza teratologica proprio a partire da un’edizione del Prodigiorum liber.
2019
29
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