Introduzione: il ruolo di possibili eventi precipitanti (triggers) nella manifestazione di patologie cardiovascolari è stato oggetto di diversi studi, che hanno riportato un’associazione tra eventi cardiovascolari e diverse condizioni di stress sia a livello individuale (attacchi di rabbia, esercizio fisico intenso, assunzione di stupefacenti) che a livello collettivo (esperienza di catastrofi come terremoti o scenari di guerra)(1-3). Tali osservazioni hanno spinto alcuni autori a indagare se anche eventi sportivi di grande rilevanza potessero provocare uno stress emotivo nei telespettatori così intenso da aumentare il rischio di eventi cardiovascolari. Un recente studio di Wilpert-Lampen e collaboratori, pubblicato sul New England Journal of Medicine (4), riporta un aumento dei ricoveri per eventi cardiovascolari di 2.7 volte in Baviera, durante i giorni nei quali venivano disputate partite del campionato del mondo di calcio che coinvolgevano la nazionale tedesca. Un aumento di rischio di tale entità, se confermato, potrebbe avere importanti ricadute di sanità pubblica. Obbiettivi: Valutare l’andamento dei ricoveri per infarto miocardio acuto (IMA) in Italia nel corso di tre competizioni calcistiche internazionali e condurre una revisione sistematica della letteratura su questo argomento per vagliare l’evidenza disponibile. Metodi: Abbiamo analizzato 25159 ricoveri ospedalieri per IMA (ICD9: 410) avvenuti nella popolazione italiana durante i campionati del mondo di calcio 2002 e 2006, ed i campionati Europei 2004. Per ognuna delle tre competizioni i ricoveri per IMA durante i giorni nei quali la nazionale italiana ha disputato degli incontri sono stati confrontati con quelli durante gli altri giorni. Abbiamo utilizzato modelli di regressione binomiale negativa che includevano le variabili sesso, giorno della settimana, torneo. Poiché il confronto viene fatto tra i giorni di una stessa competizione, abbiamo considerato le stime implicitamente aggiustate per trend di lungo periodo e stagionalità. La revisione sistematica è stata condotta cercando in Pubmed tutte le pubblicazioni che avevano come oggetto l’associazione tra competizioni calcistiche e patologie cardiovascolari. Risultati: In nessuna delle tre competizioni è stato osservato un aumento dei ricoveri per IMA (Campionati del mondo 2002: RR 1.05, Intervallo di confidenza al 95% [IC 95%] 0.99-1.12; Europei 2004: RR 0.98, IC 95% 0.91-1.06; Campionati del mondo 2006: RR 1.00, IC 95% 0.95-1.05; Stima complessiva: RR 1.02, IC 95% 0.98-1.05). La revisione sistematica della letteratura ci ha permesso di individuare dieci studi. Le differenze negli outcome presi in considerazione dai diversi autori ci hanno spinto a non produrre una stima metanalitica complessiva. E’ comunque possibile notare in figura 1 come, con l’esclusione dello studio di Wilpert-Lampen, le altre stime siano disperse attorno al valore nullo, e che le due stime estreme corrispondano agli studi con minor potenza statistica. Conclusioni: Lo studio di Wilpert-Lampen sembra essere un outlier ed i suoi risultati andrebbero considerati con cautela. I risultati del nostro studio e della revisione della letteratura non supportano l’ipotesi che la trasmissione televisiva di importanti eventi sportivi possa causare un aumento del rischio cardiovascolare nella popolazione. Bibliografia 1. Tofler GH, Muller JE. Triggering of acute cardiovascular disease and potential preventive strategies. Circulation 2006 Oct 24;114(17): 1863-72. 2. Bergovec M, Mihatov S, Prpic H, Rogan S, Batarelo V, Sjerobabski V. Acute myocardial infarction among civilians in Zagreb city area. Lancet 1992 Feb 1;339(8788): 303. 3. Leor J, Kloner RA. The Northridge earthquake as a trigger for acute myocardial infarction. Am J Cardiol 1996 Jun 1;77(14): 1230-2. 4. Wilbert-Lampen U, Leistner D, Greven S, et al. Cardiovascular events during World Cup soccer. N Engl J Med 2008 Jan 31;358(5): 475-83.

Assenza di associazione tra partite di calcio e rischio cardiovascolare nella popolazione

BARONE ADESI, Francesco
Primo
;
2009-01-01

Abstract

Introduzione: il ruolo di possibili eventi precipitanti (triggers) nella manifestazione di patologie cardiovascolari è stato oggetto di diversi studi, che hanno riportato un’associazione tra eventi cardiovascolari e diverse condizioni di stress sia a livello individuale (attacchi di rabbia, esercizio fisico intenso, assunzione di stupefacenti) che a livello collettivo (esperienza di catastrofi come terremoti o scenari di guerra)(1-3). Tali osservazioni hanno spinto alcuni autori a indagare se anche eventi sportivi di grande rilevanza potessero provocare uno stress emotivo nei telespettatori così intenso da aumentare il rischio di eventi cardiovascolari. Un recente studio di Wilpert-Lampen e collaboratori, pubblicato sul New England Journal of Medicine (4), riporta un aumento dei ricoveri per eventi cardiovascolari di 2.7 volte in Baviera, durante i giorni nei quali venivano disputate partite del campionato del mondo di calcio che coinvolgevano la nazionale tedesca. Un aumento di rischio di tale entità, se confermato, potrebbe avere importanti ricadute di sanità pubblica. Obbiettivi: Valutare l’andamento dei ricoveri per infarto miocardio acuto (IMA) in Italia nel corso di tre competizioni calcistiche internazionali e condurre una revisione sistematica della letteratura su questo argomento per vagliare l’evidenza disponibile. Metodi: Abbiamo analizzato 25159 ricoveri ospedalieri per IMA (ICD9: 410) avvenuti nella popolazione italiana durante i campionati del mondo di calcio 2002 e 2006, ed i campionati Europei 2004. Per ognuna delle tre competizioni i ricoveri per IMA durante i giorni nei quali la nazionale italiana ha disputato degli incontri sono stati confrontati con quelli durante gli altri giorni. Abbiamo utilizzato modelli di regressione binomiale negativa che includevano le variabili sesso, giorno della settimana, torneo. Poiché il confronto viene fatto tra i giorni di una stessa competizione, abbiamo considerato le stime implicitamente aggiustate per trend di lungo periodo e stagionalità. La revisione sistematica è stata condotta cercando in Pubmed tutte le pubblicazioni che avevano come oggetto l’associazione tra competizioni calcistiche e patologie cardiovascolari. Risultati: In nessuna delle tre competizioni è stato osservato un aumento dei ricoveri per IMA (Campionati del mondo 2002: RR 1.05, Intervallo di confidenza al 95% [IC 95%] 0.99-1.12; Europei 2004: RR 0.98, IC 95% 0.91-1.06; Campionati del mondo 2006: RR 1.00, IC 95% 0.95-1.05; Stima complessiva: RR 1.02, IC 95% 0.98-1.05). La revisione sistematica della letteratura ci ha permesso di individuare dieci studi. Le differenze negli outcome presi in considerazione dai diversi autori ci hanno spinto a non produrre una stima metanalitica complessiva. E’ comunque possibile notare in figura 1 come, con l’esclusione dello studio di Wilpert-Lampen, le altre stime siano disperse attorno al valore nullo, e che le due stime estreme corrispondano agli studi con minor potenza statistica. Conclusioni: Lo studio di Wilpert-Lampen sembra essere un outlier ed i suoi risultati andrebbero considerati con cautela. I risultati del nostro studio e della revisione della letteratura non supportano l’ipotesi che la trasmissione televisiva di importanti eventi sportivi possa causare un aumento del rischio cardiovascolare nella popolazione. Bibliografia 1. Tofler GH, Muller JE. Triggering of acute cardiovascular disease and potential preventive strategies. Circulation 2006 Oct 24;114(17): 1863-72. 2. Bergovec M, Mihatov S, Prpic H, Rogan S, Batarelo V, Sjerobabski V. Acute myocardial infarction among civilians in Zagreb city area. Lancet 1992 Feb 1;339(8788): 303. 3. Leor J, Kloner RA. The Northridge earthquake as a trigger for acute myocardial infarction. Am J Cardiol 1996 Jun 1;77(14): 1230-2. 4. Wilbert-Lampen U, Leistner D, Greven S, et al. Cardiovascular events during World Cup soccer. N Engl J Med 2008 Jan 31;358(5): 475-83.
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