È noto come oltre a un brevissimo articolo uscito a Nevel’ nel 1919, dal titolo Iskusstvo i otvestvennost’ (Arte e responsabilità), oltre alla monografia su Dostoevskij stampata a Leningrado nel 1929 poco prima dell’arresto (Problemy tvorčestva Dostoevskogo, Priboj), e a parte due introduzioni tolstoiane scritte su commissione sempre nel 1929, fino al 1963, anno della seconda monografia dostoevskiana che ne decreterà la fama internazionale, Michail Bachtin, nato nel 1895, non pubblichi nulla. Escono invece negli anni Venti alcuni testi altrui che a partire dal 1973 verranno con certezza crescente – a cominciare da Vjačeslav Vs. Ivanov e Roman Jakobson – attribuiti a Bachtin. Si tratta dei volumi Frejdizm. Kritičeskij očerk (Freudismo. Saggio critico) (1927), Marksizm i filosofija jazyka (Marxismo e filosofia del linguaggio) (1929), degli articoli Po tu storonu social’nogo. O frejdizme (Al di là del sociale. Sul freudismo) (1925), Slovo v žizni i slovo v poèzii. K voprosam sociologičeskoj poètiki (La parola nella vita e la parola nella poesia. Sui problemi della poetica sociologica) (1926) firmati dal linguista e teorico della letteratura Valentin Vološinov; quindi del volume Formal’nyj metod v literaturovedenii (Il metodo formale nella scienza della letteratura) (1928) e dell’articolo Učënyj sal’erizm. O formal’nom morfologičeskom metode (Salierismo scientifico. Sul metodo formale-morfologico) (1925) recanti la firma del critico letterario Pavel Medvedev. A questi testi si sono aggiunti in seguito diversi articoli usciti tra il 1920 e il 1930, sempre a nome di Vološinov, e altri a nome del biologo Ivan Kanaev. I punti di vista sulla questione dell’autorialità di tali scritti si differenziano in vario modo: da chi sostiene la piena paternità bachtiniana costretta a camuffarsi con identità e stili di pensiero altrui (cfr. per esempio l’intera serie editoriale uscita negli anni Novanta siglata come “Bachtin pod maskoj” [Bachtin dietro la maschera]), a chi esclude con forza per questi testi qualsivoglia responsabilità di Michail Michajlovič, a chi infine ne afferma la co-autorialità nell’ambito del cosiddetto “Circolo di Bachtin”, formatosi durante gli anni Venti a Vitebsk, Nevel e Leningrado, dove si rivelano fondamentali altre figure di intellettuali amici e collaboratori come Lev Pumpjanskij e Matvej Kagan. Qui la partecipazione di ciascuno dei componenti del gruppo viene identificata in misura diversa a seconda degli studiosi del corpus bachtiniano. La discussione è ancora viva, e ha assunto anche recentemente toni molto aspri. Il presente intervento vorrebbe dunque provare a fare il punto della questione alla luce degli studi più recenti, sostanzialmente non tradotti in italiano. Si terrà conto in particolare dei risultati emersi dall’edizione completa delle opere di Bachtin in sette volumi (Sobranie sočinenij) avviata nel 1996 e conclusasi nel 2012, e di studi di specialisti quali Sergej Bočarov, Nikolaj Nikolaev e Vitalij Machlin, ma anche del dibattito internazionale in area italiana, europea e americana.

La plurivocità "ipocrita". A proposito dei testi controversi di Michail Bachtin

SINI, Stefania Irene
2015-01-01

Abstract

È noto come oltre a un brevissimo articolo uscito a Nevel’ nel 1919, dal titolo Iskusstvo i otvestvennost’ (Arte e responsabilità), oltre alla monografia su Dostoevskij stampata a Leningrado nel 1929 poco prima dell’arresto (Problemy tvorčestva Dostoevskogo, Priboj), e a parte due introduzioni tolstoiane scritte su commissione sempre nel 1929, fino al 1963, anno della seconda monografia dostoevskiana che ne decreterà la fama internazionale, Michail Bachtin, nato nel 1895, non pubblichi nulla. Escono invece negli anni Venti alcuni testi altrui che a partire dal 1973 verranno con certezza crescente – a cominciare da Vjačeslav Vs. Ivanov e Roman Jakobson – attribuiti a Bachtin. Si tratta dei volumi Frejdizm. Kritičeskij očerk (Freudismo. Saggio critico) (1927), Marksizm i filosofija jazyka (Marxismo e filosofia del linguaggio) (1929), degli articoli Po tu storonu social’nogo. O frejdizme (Al di là del sociale. Sul freudismo) (1925), Slovo v žizni i slovo v poèzii. K voprosam sociologičeskoj poètiki (La parola nella vita e la parola nella poesia. Sui problemi della poetica sociologica) (1926) firmati dal linguista e teorico della letteratura Valentin Vološinov; quindi del volume Formal’nyj metod v literaturovedenii (Il metodo formale nella scienza della letteratura) (1928) e dell’articolo Učënyj sal’erizm. O formal’nom morfologičeskom metode (Salierismo scientifico. Sul metodo formale-morfologico) (1925) recanti la firma del critico letterario Pavel Medvedev. A questi testi si sono aggiunti in seguito diversi articoli usciti tra il 1920 e il 1930, sempre a nome di Vološinov, e altri a nome del biologo Ivan Kanaev. I punti di vista sulla questione dell’autorialità di tali scritti si differenziano in vario modo: da chi sostiene la piena paternità bachtiniana costretta a camuffarsi con identità e stili di pensiero altrui (cfr. per esempio l’intera serie editoriale uscita negli anni Novanta siglata come “Bachtin pod maskoj” [Bachtin dietro la maschera]), a chi esclude con forza per questi testi qualsivoglia responsabilità di Michail Michajlovič, a chi infine ne afferma la co-autorialità nell’ambito del cosiddetto “Circolo di Bachtin”, formatosi durante gli anni Venti a Vitebsk, Nevel e Leningrado, dove si rivelano fondamentali altre figure di intellettuali amici e collaboratori come Lev Pumpjanskij e Matvej Kagan. Qui la partecipazione di ciascuno dei componenti del gruppo viene identificata in misura diversa a seconda degli studiosi del corpus bachtiniano. La discussione è ancora viva, e ha assunto anche recentemente toni molto aspri. Il presente intervento vorrebbe dunque provare a fare il punto della questione alla luce degli studi più recenti, sostanzialmente non tradotti in italiano. Si terrà conto in particolare dei risultati emersi dall’edizione completa delle opere di Bachtin in sette volumi (Sobranie sočinenij) avviata nel 1996 e conclusasi nel 2012, e di studi di specialisti quali Sergej Bočarov, Nikolaj Nikolaev e Vitalij Machlin, ma anche del dibattito internazionale in area italiana, europea e americana.
2015
9788860580429
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11579/68670
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