La rete Internet rappresenta il simbolo dello scambio di dati su scala mondiale, nata negli Stati Uniti per scopi bellici è stata poi utilizzata da università e centri di ricerca per trasferire informazioni. Alla fine degli anni ’80 ha cominciato a diffondersi in tutto il mondo, grazie alla creazione del protocollo http e all’acronimo www (world wide web): una rete di scala mondiale tra computer e banche dati. In rete è possibile ottenere ogni genere di informazione proveniente da tutto il mondo, abbattendo così le barriere economiche, fisiche e culturali che dividono i paesi e contribuendo allo sviluppo di quel “villaggio globale” definito negli anni ’60 da Marshall McLuhan. Con l’evoluzione del web, inizialmente concepito come modo per visualizzare documenti ipertestuali statici (web 1.0), e la progressiva interazione tra siti ed utenti (web 2.0) si assiste all’affermazione di una dimensione sociale, di condivisione e di autorialità rispetto alla mera fruizione. È proprio la modalità di utilizzo della rete ad aprire nuovi scenari fondati sulla possibilità da parte dell’utente di fruire e di creare/modificare i contenuti multimediali e di trasformare notevolmente il concetto “prossimità”. I social network, ovvero quei siti il cui scopo è quello di mettere in relazione gli iscritti, rappresentano un esempio attuale dell’accresciuta interattività sito-utente e di un diverso modo di concepire la prossimità a scala mondiale. Secondo la definizione più diffusa tra gli studiosi sono siti di reti sociali i servizi web che permettono la creazione di un profilo pubblico o semi-pubblico all’interno di un sistema vincolato, l’articolazione di una lista di contatti e la possibilità di scorrere la lista di amici dei propri contatti. I social networks sono uno dei fattori più noti e diffusi all’interno del contesto di globalizzazione culturale. Se si escludono alcune aree dell’Asia e dell’Africa negativamente soggette al “digital divide”, la loro diffusione è planetaria. Facebook è più diffuso a scala planetaria ed è il social network prevalente in Nordamerica, in America meridionale, in Europa (Italia compresa), in alcune parti dell’Africa, dell’Asia meridionale e dell’Australia. Nel 2012 Facebook ha superato gli 845 milioni di iscritti; seguito da Qzone con 560 milioni di utenti, la cui diffusione è tuttavia regionale (e limitata alla sola Cina). Lo scopo di questo articolo è duplice: si intende analizzare sia Facebook quale esempio di impresa innovativa nell’era della globalizzazione (mercato di riferimento, localizzazione ecc.) sia le relazione di prossimità che emergono dai flussi di comunicazione tra i suoi utenti (le possibili reti spaziali).

FACEBOOK: LE RELAZIONI DI PROSSIMITÀ DI UN’IMPRESA INNOVATIVA

FERRARIO, Carla;AFFERNI, Raffaella
2013-01-01

Abstract

La rete Internet rappresenta il simbolo dello scambio di dati su scala mondiale, nata negli Stati Uniti per scopi bellici è stata poi utilizzata da università e centri di ricerca per trasferire informazioni. Alla fine degli anni ’80 ha cominciato a diffondersi in tutto il mondo, grazie alla creazione del protocollo http e all’acronimo www (world wide web): una rete di scala mondiale tra computer e banche dati. In rete è possibile ottenere ogni genere di informazione proveniente da tutto il mondo, abbattendo così le barriere economiche, fisiche e culturali che dividono i paesi e contribuendo allo sviluppo di quel “villaggio globale” definito negli anni ’60 da Marshall McLuhan. Con l’evoluzione del web, inizialmente concepito come modo per visualizzare documenti ipertestuali statici (web 1.0), e la progressiva interazione tra siti ed utenti (web 2.0) si assiste all’affermazione di una dimensione sociale, di condivisione e di autorialità rispetto alla mera fruizione. È proprio la modalità di utilizzo della rete ad aprire nuovi scenari fondati sulla possibilità da parte dell’utente di fruire e di creare/modificare i contenuti multimediali e di trasformare notevolmente il concetto “prossimità”. I social network, ovvero quei siti il cui scopo è quello di mettere in relazione gli iscritti, rappresentano un esempio attuale dell’accresciuta interattività sito-utente e di un diverso modo di concepire la prossimità a scala mondiale. Secondo la definizione più diffusa tra gli studiosi sono siti di reti sociali i servizi web che permettono la creazione di un profilo pubblico o semi-pubblico all’interno di un sistema vincolato, l’articolazione di una lista di contatti e la possibilità di scorrere la lista di amici dei propri contatti. I social networks sono uno dei fattori più noti e diffusi all’interno del contesto di globalizzazione culturale. Se si escludono alcune aree dell’Asia e dell’Africa negativamente soggette al “digital divide”, la loro diffusione è planetaria. Facebook è più diffuso a scala planetaria ed è il social network prevalente in Nordamerica, in America meridionale, in Europa (Italia compresa), in alcune parti dell’Africa, dell’Asia meridionale e dell’Australia. Nel 2012 Facebook ha superato gli 845 milioni di iscritti; seguito da Qzone con 560 milioni di utenti, la cui diffusione è tuttavia regionale (e limitata alla sola Cina). Lo scopo di questo articolo è duplice: si intende analizzare sia Facebook quale esempio di impresa innovativa nell’era della globalizzazione (mercato di riferimento, localizzazione ecc.) sia le relazione di prossimità che emergono dai flussi di comunicazione tra i suoi utenti (le possibili reti spaziali).
2013
9788890892608
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