Dalla letteratura si evince che qualunque trauma orale, anche lieve, con discontinuazione dei tessuti superficiali può propagare materiale settico al tessuto osseo sottostante con conseguente rischio di insorgenza di BRONJ in tutti i pazienti che assumono BF, contenenti gruppi amminici o gruppi nitrogeno, per iv da più di 4 mesi o per os da più di 36 mesi, in presenza di comorbidità. Scopo. Poiché si è giunti alla conclusione che le lesioni osteonecrotiche, una volta instaurate, sono di difficile risoluzione, per evitare che i pazienti debbano convivere con esse, nostro obiettivo è proporre dei protocolli per la prevenzione primaria e secondaria della BRONJ. Materiali e metodi. Sulla base della revisione della letteratura e della nostra personale esperienza clinica (20 pazienti con BRONJ, 86 pazienti in terapia con bifosfonati), consapevoli del fondamentale ruolo svolto dagli Igienisti Dentali nella prevenzione primaria e secondaria delle malattie del cavo orale mediante l'esecuzione di sedute di igiene orale professionale, l'istruzione e la motivazione ad un'accurata igiene domiciliare ed il monitoraggio periodico del paziente, abbiamo stilato 5 protocolli basati sulla suddivisione dei pazienti in cinque gruppi in relazione all'assunzione di BF ed alla presenza o meno di lesioni. Il primo protocollo si applica ai pazienti che dovranno sottoporsi a somministrazione di BF; il secondo ai pazienti in terapia con BF, senza lesioni, già inseriti in un protocollo preventivo; il terzo ai pazienti in terapia con BF, senza lesioni, non inseriti in un protocollo preventivo; il quarto ai pazienti in terapia con BF, con lesioni, nonostante, l'attuazione di un protocollo preventivo; il quinto ai pazienti in terapia con BF, con lesioni, non inseriti precedentemente in un protocollo preventivo. Tutti i protocolli prevedono la raccolta di un'accurata anamnesi con particolare attenzione a tipo e tempo di assunzione di BF, la coesistenza di fattori di rischio per BRONJ, l’esame obiettivo intraorale ed extraorale con mappaggio di eventuali lesioni; la documentazione radiografica e fotografica del cavo orale; la valutazione dell'igiene orale e la compilazione della cartella parodontale; la ricerca culturale di batteri e miceti; l’informazione del rischio; la programmazione del protocollo di igiene orale professionale adeguato al gruppo di appartenenza; la motivazione e l’istruzione all'igiene orale domiciliare ed infine l’inserimento in un programma di richiami periodici in relazione alla situazione orale ed al grado di compliance del paziente. Risultati. La stretta collaborazione con i prescrittori di aminobifosfonati e l’osservanza di tali protocolli hanno condotto ad una drastica riduzione di nuovi casi di ONJ. Conclusioni. Nei pazienti a rischio di insorgenza di BRONJ, devono essere attentamente valutate le cure odontoiatriche, evitando tutte le terapie non necessarie ed indispensabili, potenzialmente scatenanti tale temibile complicanza, ed attuate tutte le metodiche di prevenzione primaria e secondaria della malattie del cavo orale.

Protocolli di prevenzione della B.R.O.N.J

FOGLIO BONDA, Pier Luigi;MIGLIARIO, MARIO
2009-01-01

Abstract

Dalla letteratura si evince che qualunque trauma orale, anche lieve, con discontinuazione dei tessuti superficiali può propagare materiale settico al tessuto osseo sottostante con conseguente rischio di insorgenza di BRONJ in tutti i pazienti che assumono BF, contenenti gruppi amminici o gruppi nitrogeno, per iv da più di 4 mesi o per os da più di 36 mesi, in presenza di comorbidità. Scopo. Poiché si è giunti alla conclusione che le lesioni osteonecrotiche, una volta instaurate, sono di difficile risoluzione, per evitare che i pazienti debbano convivere con esse, nostro obiettivo è proporre dei protocolli per la prevenzione primaria e secondaria della BRONJ. Materiali e metodi. Sulla base della revisione della letteratura e della nostra personale esperienza clinica (20 pazienti con BRONJ, 86 pazienti in terapia con bifosfonati), consapevoli del fondamentale ruolo svolto dagli Igienisti Dentali nella prevenzione primaria e secondaria delle malattie del cavo orale mediante l'esecuzione di sedute di igiene orale professionale, l'istruzione e la motivazione ad un'accurata igiene domiciliare ed il monitoraggio periodico del paziente, abbiamo stilato 5 protocolli basati sulla suddivisione dei pazienti in cinque gruppi in relazione all'assunzione di BF ed alla presenza o meno di lesioni. Il primo protocollo si applica ai pazienti che dovranno sottoporsi a somministrazione di BF; il secondo ai pazienti in terapia con BF, senza lesioni, già inseriti in un protocollo preventivo; il terzo ai pazienti in terapia con BF, senza lesioni, non inseriti in un protocollo preventivo; il quarto ai pazienti in terapia con BF, con lesioni, nonostante, l'attuazione di un protocollo preventivo; il quinto ai pazienti in terapia con BF, con lesioni, non inseriti precedentemente in un protocollo preventivo. Tutti i protocolli prevedono la raccolta di un'accurata anamnesi con particolare attenzione a tipo e tempo di assunzione di BF, la coesistenza di fattori di rischio per BRONJ, l’esame obiettivo intraorale ed extraorale con mappaggio di eventuali lesioni; la documentazione radiografica e fotografica del cavo orale; la valutazione dell'igiene orale e la compilazione della cartella parodontale; la ricerca culturale di batteri e miceti; l’informazione del rischio; la programmazione del protocollo di igiene orale professionale adeguato al gruppo di appartenenza; la motivazione e l’istruzione all'igiene orale domiciliare ed infine l’inserimento in un programma di richiami periodici in relazione alla situazione orale ed al grado di compliance del paziente. Risultati. La stretta collaborazione con i prescrittori di aminobifosfonati e l’osservanza di tali protocolli hanno condotto ad una drastica riduzione di nuovi casi di ONJ. Conclusioni. Nei pazienti a rischio di insorgenza di BRONJ, devono essere attentamente valutate le cure odontoiatriche, evitando tutte le terapie non necessarie ed indispensabili, potenzialmente scatenanti tale temibile complicanza, ed attuate tutte le metodiche di prevenzione primaria e secondaria della malattie del cavo orale.
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