Il contributo fornisce una prima presentazione dei risultati della campagna di scavo condotta nel 2024 presso il sito monastico di San Genuario di Lucedio, oggi in Comune di Crescentino. Situato nella bassa pianura vercellese a ridosso del Po, il cenobio risulta già esistente nel 707 e istituito da un proprietario terriero, Gauderis, ben radicato in quei luoghi. L'indagine archeologica messo in evidenza una complessa sequenza di dati, ivi compresa una diffusa e articolata presenza funeraria, che dall'età longobarda si snoda sino all'età moderna. Il contributo prende in esame tali aspetti, con particolare attenzione alla distribuzione, alla sex-ratio delle inumazioni, nonché alle pratiche funerarie, tentando un primo inserimento nel contesto globale dello sviluppo del monastero su un ampio arco diacronico. I ritrovamenti gettano nuova luce sulla presenza altomedievale in un territorio di snodo in area piemontese e stimolano inedite riflessioni sul rapporto del monastero anche con realtà transalpine.

Monasteri e spazi della morte: prime considerazioni sul cimitero medievale e post-medievale dell’abbazia di San Genuario di Lucedio (Vercelli)

DESTEFANIS ELEONORA
2025-01-01

Abstract

Il contributo fornisce una prima presentazione dei risultati della campagna di scavo condotta nel 2024 presso il sito monastico di San Genuario di Lucedio, oggi in Comune di Crescentino. Situato nella bassa pianura vercellese a ridosso del Po, il cenobio risulta già esistente nel 707 e istituito da un proprietario terriero, Gauderis, ben radicato in quei luoghi. L'indagine archeologica messo in evidenza una complessa sequenza di dati, ivi compresa una diffusa e articolata presenza funeraria, che dall'età longobarda si snoda sino all'età moderna. Il contributo prende in esame tali aspetti, con particolare attenzione alla distribuzione, alla sex-ratio delle inumazioni, nonché alle pratiche funerarie, tentando un primo inserimento nel contesto globale dello sviluppo del monastero su un ampio arco diacronico. I ritrovamenti gettano nuova luce sulla presenza altomedievale in un territorio di snodo in area piemontese e stimolano inedite riflessioni sul rapporto del monastero anche con realtà transalpine.
2025
978-88-9285-394-2
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