Chi sono i “buoni” genitori? Con le trasformazioni avvenute nel campo delle pratiche e delle tecnologie riproduttive, ma anche nel contesto socioeconomico e nelle politiche che definiscono i vincoli intorno alle decisioni sul fare famiglia, diventare genitori è un’esperienza che sempre più rientra nell’ambito della scelta. Tutto ciò, assieme alla centralità assunta dall’infanzia, implica che i genitori siano considerati oggi i principali responsabili dei successi e dei fallimenti di figli e figlie, e che dunque debbano svolgere il proprio ruolo in modo intensivo, dedicandovi tempo e risorse e applicando competenze specifiche da sviluppare con l’aiuto di esperti, gli unici a cui spetta, pertanto, il compito di definire la “buona” genitorialità. Sono, questi, i principi fondamentali della parenting culture, originatasi nei paesi anglosassoni negli anni Novanta e sempre più influente nel discorso pubblico e di policy. A partire da tali premesse, il volume esplora empiricamente, da una prospettiva costruttivista e di genere, i modi in cui nel nostro paese si dà forma alla “buona genitorialità”, mettendone in luce i nodi critici e i processi basilari e facendo dialogare il punto di vista degli esperti con quello dei genitori, con l’obiettivo di mostrarne convergenze, divergenze, contraddizioni e nuove potenzialità.

Buoni genitori. Come esperti e famiglie costruiscono la genitorialità

E. Mercuri
2025-01-01

Abstract

Chi sono i “buoni” genitori? Con le trasformazioni avvenute nel campo delle pratiche e delle tecnologie riproduttive, ma anche nel contesto socioeconomico e nelle politiche che definiscono i vincoli intorno alle decisioni sul fare famiglia, diventare genitori è un’esperienza che sempre più rientra nell’ambito della scelta. Tutto ciò, assieme alla centralità assunta dall’infanzia, implica che i genitori siano considerati oggi i principali responsabili dei successi e dei fallimenti di figli e figlie, e che dunque debbano svolgere il proprio ruolo in modo intensivo, dedicandovi tempo e risorse e applicando competenze specifiche da sviluppare con l’aiuto di esperti, gli unici a cui spetta, pertanto, il compito di definire la “buona” genitorialità. Sono, questi, i principi fondamentali della parenting culture, originatasi nei paesi anglosassoni negli anni Novanta e sempre più influente nel discorso pubblico e di policy. A partire da tali premesse, il volume esplora empiricamente, da una prospettiva costruttivista e di genere, i modi in cui nel nostro paese si dà forma alla “buona genitorialità”, mettendone in luce i nodi critici e i processi basilari e facendo dialogare il punto di vista degli esperti con quello dei genitori, con l’obiettivo di mostrarne convergenze, divergenze, contraddizioni e nuove potenzialità.
2025
978-88-290-2841-2
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