Negli ultimi anni, nel tentativo di richiamare l’attenzione sulle problematiche ambientali, i muri delle strade italiane si sono animati di balene, orsi, alberi e fiori, ma anche di ciminiere fumanti. Dopo aver brevemente ripercorso la storia del graffitismo, della street art e del muralismo, il libro racconta di quei muri che fanno da tela a narrazioni ambientali. Un esperimento geografico da cui sono emerse quattro principali metafore simboliche (animali, elementi naturali, figure umane ed elementi antropici) che incarnano le lotte ai cambiamenti climatici, alla plastica negli oceani, all’inquinamento industriale e molto altro. Ma cosa si cela dietro queste simbologie? La tendenza è quella di veicolare un discorso ambientale radicato in una visione antropocentrica tipica del mondo occidentale, ma con delle eccezioni (antispecismo, deep ecology, ecofemminismo, anticapitalismo). Inoltre, determinate simbologie sono rappresentative del luogo in cui sorgono le opere, talvolta dando voce a conflittualità territoriali. Geografie artistiche di resistenza che creano l’essenza di significati e di identità di un luogo. Possiamo quindi parlare di artivismo per l’ambiente?

Arte sui muri per salvare il pianeta. Geografie e simbologie ambientali nelle strade italiane.

Stefania Benetti
Primo
2025-01-01

Abstract

Negli ultimi anni, nel tentativo di richiamare l’attenzione sulle problematiche ambientali, i muri delle strade italiane si sono animati di balene, orsi, alberi e fiori, ma anche di ciminiere fumanti. Dopo aver brevemente ripercorso la storia del graffitismo, della street art e del muralismo, il libro racconta di quei muri che fanno da tela a narrazioni ambientali. Un esperimento geografico da cui sono emerse quattro principali metafore simboliche (animali, elementi naturali, figure umane ed elementi antropici) che incarnano le lotte ai cambiamenti climatici, alla plastica negli oceani, all’inquinamento industriale e molto altro. Ma cosa si cela dietro queste simbologie? La tendenza è quella di veicolare un discorso ambientale radicato in una visione antropocentrica tipica del mondo occidentale, ma con delle eccezioni (antispecismo, deep ecology, ecofemminismo, anticapitalismo). Inoltre, determinate simbologie sono rappresentative del luogo in cui sorgono le opere, talvolta dando voce a conflittualità territoriali. Geografie artistiche di resistenza che creano l’essenza di significati e di identità di un luogo. Possiamo quindi parlare di artivismo per l’ambiente?
2025
9788840023014
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11579/204483
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