OBIETTIVI: La transizione ecologica delle filiere industriali, una delle missioni del PNRR, vuole rendere il sistema sostenibile e garantire la sua competitività. Le Aziende si impegnano dunque a adottare protocolli avanzati di misurazione e valutazioni dello stato dell’arte per sviluppare e implementare il proprio sviluppo. A tal proposito, il presente studio si propone di esaminare il caso virtuoso di un’impresa di produzione locale che ha avviato nel 2020 un progetto per compensare le emissioni della propria attività manifatturiera. È stata calcolata e certificata l’impronta climatica di stabilimento, in conformità alla ISO 14064-1. Per compensare le emissioni dirette e indirette di anidride carbonica, è stato avviato un progetto di riforestazione presso aree di proprietà dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese. Nelle aree interessate, che rientrano anche in programmi di riqualificazione territoriale, sono state piantumate oltre 2000 specie non destinate a ciclo produttivo, ovvero specie arboree e arbustive autoctone e a rischio di estinzione. Tale piantumazione rappresenta un importante potenziale contributo per la compensazione delle emissioni aziendali. METODI: L’Azienda ha dunque avviato una procedura per il calcolo delle riduzioni commisurato alla crescita stimata delle varie specie in relazione alla durata del progetto, considerando solo la biomassa vivente. In assenza di una procedura ufficiale e certificata, è stata presa come riferimento la metodologia sviluppata nell’ambito di un progetto promosso dal Ministero per la Transizione Ecologica del Governo spagnolo. Tale metodologia rientra nel quadro delle linee guida e orientamenti sulle buone pratiche dell’IPCC ed è conforme alla Convenzione delle Nazioni Uniti per il Cambiamento Climatico e al Protocollo di Kyoto. Per ogni esemplare piantato, sono stati calcolati gli assorbimenti stimati di anidride carbonica a 40 anni, per poi applicare questi dati all'intero progetto in relazione al numero di esemplari piantumati al termine del periodo di riferimento. È stato infine considerato come assorbimento effettivo solo il 20% delle rimozioni totali calcolate. RICADUTE: Tale procedura è stata sottoposta a un Ente certificatore che ha validato il progetto di compensazione consentendo l'inclusione del contributo alla riduzione delle emissioni aziendali, contribuendo alla transizione ecologica della filiera in esame, secondo quanto previsto dalla Missione 2 del PNRR.
Verso la transizione ecologica delle filiere industriali: l'esperienza di un'impresa locale nella compensazione delle emissioni
Giorgio Cantino
;Sara Gransinigh
2024-01-01
Abstract
OBIETTIVI: La transizione ecologica delle filiere industriali, una delle missioni del PNRR, vuole rendere il sistema sostenibile e garantire la sua competitività. Le Aziende si impegnano dunque a adottare protocolli avanzati di misurazione e valutazioni dello stato dell’arte per sviluppare e implementare il proprio sviluppo. A tal proposito, il presente studio si propone di esaminare il caso virtuoso di un’impresa di produzione locale che ha avviato nel 2020 un progetto per compensare le emissioni della propria attività manifatturiera. È stata calcolata e certificata l’impronta climatica di stabilimento, in conformità alla ISO 14064-1. Per compensare le emissioni dirette e indirette di anidride carbonica, è stato avviato un progetto di riforestazione presso aree di proprietà dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese. Nelle aree interessate, che rientrano anche in programmi di riqualificazione territoriale, sono state piantumate oltre 2000 specie non destinate a ciclo produttivo, ovvero specie arboree e arbustive autoctone e a rischio di estinzione. Tale piantumazione rappresenta un importante potenziale contributo per la compensazione delle emissioni aziendali. METODI: L’Azienda ha dunque avviato una procedura per il calcolo delle riduzioni commisurato alla crescita stimata delle varie specie in relazione alla durata del progetto, considerando solo la biomassa vivente. In assenza di una procedura ufficiale e certificata, è stata presa come riferimento la metodologia sviluppata nell’ambito di un progetto promosso dal Ministero per la Transizione Ecologica del Governo spagnolo. Tale metodologia rientra nel quadro delle linee guida e orientamenti sulle buone pratiche dell’IPCC ed è conforme alla Convenzione delle Nazioni Uniti per il Cambiamento Climatico e al Protocollo di Kyoto. Per ogni esemplare piantato, sono stati calcolati gli assorbimenti stimati di anidride carbonica a 40 anni, per poi applicare questi dati all'intero progetto in relazione al numero di esemplari piantumati al termine del periodo di riferimento. È stato infine considerato come assorbimento effettivo solo il 20% delle rimozioni totali calcolate. RICADUTE: Tale procedura è stata sottoposta a un Ente certificatore che ha validato il progetto di compensazione consentendo l'inclusione del contributo alla riduzione delle emissioni aziendali, contribuendo alla transizione ecologica della filiera in esame, secondo quanto previsto dalla Missione 2 del PNRR.File | Dimensione | Formato | |
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