Con Intimate Partner Violence (IPV) descriviamo qualsiasi comportamento violento perpetrato da partner o ex partner. Oltre ad avere importanti conseguenze negative sulla salute e sulla qualità della vita, l’IPV può portare al femminicidio. Uno studio della European Union Agency for Fundamental Rights (2014) ha rilevato che il 22% delle donne intervistate aveva subito violenza fisica/sessuale da parte del partner, il 43% psicologica e il 18% economica. In Italia, nello stesso periodo, un’indagine dell’ISTAT ha fotografato una situazione simile (22,4% violenza psicologica da parte del partner, 13,6% fisica/sessuale, l’11,8% durante la gravidanza). La letteratura scientifica degli ultimi 10 anni mostra numeri pressoché simili. L’obiettivo della presentazione è evidenziare la diffusione del fenomeno in Piemonte presentando i risultati riguardanti i casi di violenza contro le donne intercettati da strutture sanitarie ubicate in diverse province e i risultati di una ricerca sui femminicidi avvenuti a Torino dal 1970 al 2020. Inoltre, saranno presentati il progetto interdisciplinare “PAUSE (Prevention of Assault Under Scientific Evidence)” nato per contrastare la violenza interpersonale focalizzando l’attenzione sulla multidimensionalità della violenza e le azioni messe in atto dal “Coordinamento della Rete Sanitaria per l’accoglienza e presa in carico delle vittime di violenza sessuale e domestica della Regione Piemonte”.
Intimate Partner Violence: diffusione del fenomeno in Piemonte
GINO S.;FACCI G.;RUBINI E.;
2024-01-01
Abstract
Con Intimate Partner Violence (IPV) descriviamo qualsiasi comportamento violento perpetrato da partner o ex partner. Oltre ad avere importanti conseguenze negative sulla salute e sulla qualità della vita, l’IPV può portare al femminicidio. Uno studio della European Union Agency for Fundamental Rights (2014) ha rilevato che il 22% delle donne intervistate aveva subito violenza fisica/sessuale da parte del partner, il 43% psicologica e il 18% economica. In Italia, nello stesso periodo, un’indagine dell’ISTAT ha fotografato una situazione simile (22,4% violenza psicologica da parte del partner, 13,6% fisica/sessuale, l’11,8% durante la gravidanza). La letteratura scientifica degli ultimi 10 anni mostra numeri pressoché simili. L’obiettivo della presentazione è evidenziare la diffusione del fenomeno in Piemonte presentando i risultati riguardanti i casi di violenza contro le donne intercettati da strutture sanitarie ubicate in diverse province e i risultati di una ricerca sui femminicidi avvenuti a Torino dal 1970 al 2020. Inoltre, saranno presentati il progetto interdisciplinare “PAUSE (Prevention of Assault Under Scientific Evidence)” nato per contrastare la violenza interpersonale focalizzando l’attenzione sulla multidimensionalità della violenza e le azioni messe in atto dal “Coordinamento della Rete Sanitaria per l’accoglienza e presa in carico delle vittime di violenza sessuale e domestica della Regione Piemonte”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.