L’analogia costituisce un essenziale tema della riflessione filosofica nel suo indicare il rapporto di identità e di differenza esistente tra il pensiero e l’essere e tra il finito e l’infinito. Indagato ampiamente dai pensatori greci e medievali, tale tema è stato obliato dal pensiero moderno tendenzialmente univocista, mentre il pensiero contemporaneo l’ha considerato come espressione tipica dell’ontoteologia (in particolare con Heidegger e in riferimento alla sua accezione metafisica) ma l’ha anche rivalutato in modi differenti. Nei tre capitoli del presente volume – dedicati rispettivamente, secondo un percorso di progressiva radicalizzazione, allo studio dei rapporti esistenti tra analogia fidei e analogia entis, tra analogia di proporzionalità e analogia di attribuzione e tra identità e differenza – ci si sofferma sull’analisi di alcuni orientamenti di pensiero e sull’indagine della riflessione di alcuni teologi e filosofi che nel corso del Novecento hanno sostenuto o criticato in modo diverso le ragioni dell’analogia e si sostiene la tesi che, proprio in riferimento all’adeguata configurazione del nesso di identità e differenza, si possa articolare il passaggio dall’analogia dell’essere all’analogia della libertà. Questo passaggio rende possibile il dischiudersi di una metafisica non ontoteologica che, strettamente connessa con l’ermeneutica, consente di evitare l’oggettivazione statica e assimilatrice di una unità originaria compresa solo come identità (senza differenza) e la dispersione sterile e disgregante di una molteplicità diveniente concepita solo come differenza (senza identità).

Essere, analogia, libertà

luca ghisleri
2024-01-01

Abstract

L’analogia costituisce un essenziale tema della riflessione filosofica nel suo indicare il rapporto di identità e di differenza esistente tra il pensiero e l’essere e tra il finito e l’infinito. Indagato ampiamente dai pensatori greci e medievali, tale tema è stato obliato dal pensiero moderno tendenzialmente univocista, mentre il pensiero contemporaneo l’ha considerato come espressione tipica dell’ontoteologia (in particolare con Heidegger e in riferimento alla sua accezione metafisica) ma l’ha anche rivalutato in modi differenti. Nei tre capitoli del presente volume – dedicati rispettivamente, secondo un percorso di progressiva radicalizzazione, allo studio dei rapporti esistenti tra analogia fidei e analogia entis, tra analogia di proporzionalità e analogia di attribuzione e tra identità e differenza – ci si sofferma sull’analisi di alcuni orientamenti di pensiero e sull’indagine della riflessione di alcuni teologi e filosofi che nel corso del Novecento hanno sostenuto o criticato in modo diverso le ragioni dell’analogia e si sostiene la tesi che, proprio in riferimento all’adeguata configurazione del nesso di identità e differenza, si possa articolare il passaggio dall’analogia dell’essere all’analogia della libertà. Questo passaggio rende possibile il dischiudersi di una metafisica non ontoteologica che, strettamente connessa con l’ermeneutica, consente di evitare l’oggettivazione statica e assimilatrice di una unità originaria compresa solo come identità (senza differenza) e la dispersione sterile e disgregante di una molteplicità diveniente concepita solo come differenza (senza identità).
2024
9791222315591
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