La biodiversità è concetto poliedrico che riceve definizione dalla molteplicità e coesistenza delle risorse naturali, dell’insieme degli organismi diversi. La diversità biologica sintetizza interessi eterogenei che interessano il diritto perché questo con la propria disciplina consente di individuare gli strumenti utili alla conservazione e alla valorizzazione della vita. L’attenzione in questo studio è rivolta ad una componente specifica della biodiversità: le risorse genetiche vegetali in agricoltura il cui depauperamento ha importanti effetti in termini di perdita di habitat naturali, di benefici economici diretti e indiretti, nonché dei saperi dell’uomo in esse tradotti. La biodiversità è stata perlopiù compressa dai diritti di proprietà intellettuale con conseguente concentrazione del mercato delle commodities agricole in capo a pochissime grandi imprese agro-biotecnologiche. Se la circolazione delle sementi coltivate fosse, al contrario, almeno in parte disancorata dalla logica proprietaria che la governa, gli agricoltori potrebbero contribuire con i loro saperi a rafforzare la variabilità genetica stessa e a migliorare di conseguenza la disponibilità alimentare. Su questa direttrice la ricerca cerca di indagare l’uso sostenibile della diversità genetica, come tutela della persona umana (art. 2, Cost.; art. 2, Cedu) alla quale va assicurato un accesso partecipato, equo e condiviso alle risorse e ai benefici che ne derivano, a partire dalla necessità di garantire un reddito dignitoso agli agricoltori, assecondando buone pratiche di utilizzo e di scambio delle risorse, salvaguardando le conoscenze tradizionali e promuovendo (art. 9, Cost.) la ricerca e la diffusione dei suoi risultati che debbono essere aperti a tutti.

Biodiversità, risorse fitogenetiche e diritti fondamentali in agricoltura

Pennazio Rossana
2024-01-01

Abstract

La biodiversità è concetto poliedrico che riceve definizione dalla molteplicità e coesistenza delle risorse naturali, dell’insieme degli organismi diversi. La diversità biologica sintetizza interessi eterogenei che interessano il diritto perché questo con la propria disciplina consente di individuare gli strumenti utili alla conservazione e alla valorizzazione della vita. L’attenzione in questo studio è rivolta ad una componente specifica della biodiversità: le risorse genetiche vegetali in agricoltura il cui depauperamento ha importanti effetti in termini di perdita di habitat naturali, di benefici economici diretti e indiretti, nonché dei saperi dell’uomo in esse tradotti. La biodiversità è stata perlopiù compressa dai diritti di proprietà intellettuale con conseguente concentrazione del mercato delle commodities agricole in capo a pochissime grandi imprese agro-biotecnologiche. Se la circolazione delle sementi coltivate fosse, al contrario, almeno in parte disancorata dalla logica proprietaria che la governa, gli agricoltori potrebbero contribuire con i loro saperi a rafforzare la variabilità genetica stessa e a migliorare di conseguenza la disponibilità alimentare. Su questa direttrice la ricerca cerca di indagare l’uso sostenibile della diversità genetica, come tutela della persona umana (art. 2, Cost.; art. 2, Cedu) alla quale va assicurato un accesso partecipato, equo e condiviso alle risorse e ai benefici che ne derivano, a partire dalla necessità di garantire un reddito dignitoso agli agricoltori, assecondando buone pratiche di utilizzo e di scambio delle risorse, salvaguardando le conoscenze tradizionali e promuovendo (art. 9, Cost.) la ricerca e la diffusione dei suoi risultati che debbono essere aperti a tutti.
2024
9791259653819
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