L'articolo presenta una rassegna delle principali acquisizioni in materia di archeologia cristiana piemontese e valdostana nel periodo 1993-2023, facendo il punto sullo stato delle conoscenze su complessi episcopali, chiese suburbane e complessi sul territorio (battesimali e santuariali). Esso si propone come una sintesi ragionata della strutturazione cristiana dello spazio in un ampio settore del nord-ovest italiano, con uno sguardo che si concentra sugli aspetti architettonici, ma si allarga ad abbracciare considerazioni topografiche e di cultura progettuale. Emerge un panorama molto articolato, che l’intensa attività di scavo degli ultimi tre decenni in particolare ha contribuito a ridefinire e talora a cambiare in maniera molto profonda in rapporto alle conoscenze pregresse. Sul piano metodologico, la rassegna si propone di problematizzare i dati presentati, discutendo alcune interpretazioni suggerite dagli scavatori e analizzando il valore degli indicatori di cronologie e funzioni dei contesti esaminati. Il contributo è stato presentato in una sede di messa a confronto delle esperienze di archeologia cristiana maturate su scala nazionale nell’ultimo trentennio (XII Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana) e, in questo quadro, costituisce un termine di raffronto per aree regionali diverse, limitrofe e non. Al tempo stesso, data la posizione frontaliera di Piemonte e Valle d’Aosta, la disamina può rappresentare un utile riferimento anche per lo studio dei meccanismi della cristianizzazione nei territori l’Oltralpe.
Archeologia cristiana in Piemonte e Valle d’Aosta 1993-2023: aggiornamenti e nuove frontiere di ricerca
Eleonora Destefanis
2024-01-01
Abstract
L'articolo presenta una rassegna delle principali acquisizioni in materia di archeologia cristiana piemontese e valdostana nel periodo 1993-2023, facendo il punto sullo stato delle conoscenze su complessi episcopali, chiese suburbane e complessi sul territorio (battesimali e santuariali). Esso si propone come una sintesi ragionata della strutturazione cristiana dello spazio in un ampio settore del nord-ovest italiano, con uno sguardo che si concentra sugli aspetti architettonici, ma si allarga ad abbracciare considerazioni topografiche e di cultura progettuale. Emerge un panorama molto articolato, che l’intensa attività di scavo degli ultimi tre decenni in particolare ha contribuito a ridefinire e talora a cambiare in maniera molto profonda in rapporto alle conoscenze pregresse. Sul piano metodologico, la rassegna si propone di problematizzare i dati presentati, discutendo alcune interpretazioni suggerite dagli scavatori e analizzando il valore degli indicatori di cronologie e funzioni dei contesti esaminati. Il contributo è stato presentato in una sede di messa a confronto delle esperienze di archeologia cristiana maturate su scala nazionale nell’ultimo trentennio (XII Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana) e, in questo quadro, costituisce un termine di raffronto per aree regionali diverse, limitrofe e non. Al tempo stesso, data la posizione frontaliera di Piemonte e Valle d’Aosta, la disamina può rappresentare un utile riferimento anche per lo studio dei meccanismi della cristianizzazione nei territori l’Oltralpe.File | Dimensione | Formato | |
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