Il contributo analizza l'area in cui sorse il complesso episcopale paleocristiano di Vercelli, oggetto di importanti trasformazioni in età medievale e quindi distrutto nel XVIII secolo, quando venne edificata, a poche decine di metri di distanza, la chiesa di Santa Maria Maggiore. Questo edificio è provvisto di un ampio vano sotterraneo che ospitò, tra le fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento, le sepolture di membri del clero e dell'aristocrazia urbana, i cui corpi si sono parzialmente conservati per un processo di mummificazione naturale, oltre ad ossari in cui vennero riposti i resti umani prelevati dall'antica chiesa episcopale, in occasione della sua demolizione. Su questo contesto e sull'intera area le Università dell'Insubria, del Piemonte orientale e della Soprintendenza SABAP-Novara hanno avviato uno studio archeologico e bioarcheologico di cui si rende preliminarmente conto nel contributo.
(in collaborazione con F. Garanzini, M. Licata), L'insula episcopalis di Vercelli tra medioevo ed età moderna: riflessioni su topografia, strutture materiali e dati bioarcheologici
Destefanis Eleonora
2022-01-01
Abstract
Il contributo analizza l'area in cui sorse il complesso episcopale paleocristiano di Vercelli, oggetto di importanti trasformazioni in età medievale e quindi distrutto nel XVIII secolo, quando venne edificata, a poche decine di metri di distanza, la chiesa di Santa Maria Maggiore. Questo edificio è provvisto di un ampio vano sotterraneo che ospitò, tra le fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento, le sepolture di membri del clero e dell'aristocrazia urbana, i cui corpi si sono parzialmente conservati per un processo di mummificazione naturale, oltre ad ossari in cui vennero riposti i resti umani prelevati dall'antica chiesa episcopale, in occasione della sua demolizione. Su questo contesto e sull'intera area le Università dell'Insubria, del Piemonte orientale e della Soprintendenza SABAP-Novara hanno avviato uno studio archeologico e bioarcheologico di cui si rende preliminarmente conto nel contributo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.