I contributi raccolti dalla sessione OMB7 contribuiscono al dibattito sui processi di rappresentazione e fruizione turistica di beni e luoghi che compongono il vasto “contenitore” del patrimonio culturale o cultural heritage. Inteso come insieme di risorse, materiali e immateriali, vive una relazione indissolubile tra la dimensione di fissità, che ne costituisce la natura fisica, e le relazioni spazio-tempo, che ne hanno scandito la sedimentazione e profilato coordinate e significati. La dicotomia mobile/immobile può, quindi, trovare nel patrimonio una possibile e concreta “sintesi” identitaria, evolutiva, organizzativa capace di esprimere il complesso rapporto tra soggetti e oggetti geografici. Questo si rivela un fertile campo di indagine in relazione alla messa in valore del patrimonio e, al contempo, alle dinamiche di riuso e gestione da parte dei territori, siano essi urbani, montani o costieri. In tale prospettiva, il patrimonio può divenire motore dello sviluppo economico sostenibile, offrendo nuove opportunità e alimentando progettualità in grado di far emergere le peculiarità dei contesti territoriali quali ambiti attrattivi di interazione sociale e interesse collettivo. Un’analisi di casi nazionali e internazionali consente di comparare diversi approcci e buone pratiche, sui quali si richiama la riflessione non solo del mondo accademico ma anche degli operatori del settore. In tale scenario, infine, non si può non tener conto di quanto la pandemia stia incidendo sul patrimonio, sul settore culturale e sul turismo, rafforzando alcune tendenze già in atto quali: la rilettura del rapporto tra aree centrali e aree periferiche o interne; la partecipazione delle comunità locali nella gestione pubblico-privata del patrimonio culturale; la necessita di calibrare modelli di management per i cosiddetti “siti minori”; la volontà di ridimensionare il fenomeno dell’overtourism e della valorizzazione esclusivamente commerciale del patrimonio culturale; l’importanza di ridefinire le modalità di coinvolgimento dei professionisti della cultura.
Introduzione - OMB7 "Patrimonio culturale mobile e immobile. Percorsi territoriali di rappresentazione, valorizzazione e gestione"
Stefania Cerutti
;
2023-01-01
Abstract
I contributi raccolti dalla sessione OMB7 contribuiscono al dibattito sui processi di rappresentazione e fruizione turistica di beni e luoghi che compongono il vasto “contenitore” del patrimonio culturale o cultural heritage. Inteso come insieme di risorse, materiali e immateriali, vive una relazione indissolubile tra la dimensione di fissità, che ne costituisce la natura fisica, e le relazioni spazio-tempo, che ne hanno scandito la sedimentazione e profilato coordinate e significati. La dicotomia mobile/immobile può, quindi, trovare nel patrimonio una possibile e concreta “sintesi” identitaria, evolutiva, organizzativa capace di esprimere il complesso rapporto tra soggetti e oggetti geografici. Questo si rivela un fertile campo di indagine in relazione alla messa in valore del patrimonio e, al contempo, alle dinamiche di riuso e gestione da parte dei territori, siano essi urbani, montani o costieri. In tale prospettiva, il patrimonio può divenire motore dello sviluppo economico sostenibile, offrendo nuove opportunità e alimentando progettualità in grado di far emergere le peculiarità dei contesti territoriali quali ambiti attrattivi di interazione sociale e interesse collettivo. Un’analisi di casi nazionali e internazionali consente di comparare diversi approcci e buone pratiche, sui quali si richiama la riflessione non solo del mondo accademico ma anche degli operatori del settore. In tale scenario, infine, non si può non tener conto di quanto la pandemia stia incidendo sul patrimonio, sul settore culturale e sul turismo, rafforzando alcune tendenze già in atto quali: la rilettura del rapporto tra aree centrali e aree periferiche o interne; la partecipazione delle comunità locali nella gestione pubblico-privata del patrimonio culturale; la necessita di calibrare modelli di management per i cosiddetti “siti minori”; la volontà di ridimensionare il fenomeno dell’overtourism e della valorizzazione esclusivamente commerciale del patrimonio culturale; l’importanza di ridefinire le modalità di coinvolgimento dei professionisti della cultura.File | Dimensione | Formato | |
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