Il contributo prende in esame la presenza monastica a Piacenza, ridiscutendo alcuni "miti storiografici" circa la precocità della stessa. Si analizzano le attestazioni delle fonti scritte, disponibili a partire dall'età longobarda, per seguire poi gli sviluppi del monachesimo in città attraverso l'espansione carolingia e la fondazione del monastero di San Sisto da parte dell'imperatrice Angilberga. Sono altresì prese in considerazione le presenze monastiche urbane di altri monasteri non piacentini (Santa Giulia di Brescia, Bobbio, Nonantola, San Vincenzo al Volturno).
San Sisto e la presenza monastica a Piacenza nell’altomedioevo
DESTEFANIS ELEONORA
2022-01-01
Abstract
Il contributo prende in esame la presenza monastica a Piacenza, ridiscutendo alcuni "miti storiografici" circa la precocità della stessa. Si analizzano le attestazioni delle fonti scritte, disponibili a partire dall'età longobarda, per seguire poi gli sviluppi del monachesimo in città attraverso l'espansione carolingia e la fondazione del monastero di San Sisto da parte dell'imperatrice Angilberga. Sono altresì prese in considerazione le presenze monastiche urbane di altri monasteri non piacentini (Santa Giulia di Brescia, Bobbio, Nonantola, San Vincenzo al Volturno).File in questo prodotto:
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