Prendendo le mosse da alcuni capisaldi storiografici nell’approccio al tema dell’impiego della scultura in ambito funerario, l’articolo si concentra su lastre funerarie scolpite e sarcofagi di ambito italiano, datati dal VII al X secolo. Vengono presentati gli sviluppi della decorazione, non solo secondo una prospettiva storico-artistica, ma anche cercando, come cifra metologica, di collegare le scelte di specifici motivi o l'impianto decorativo ad aspetti culturali più ampi. Si analizzano parimenti le relazioni tra componenti figurative e iscrizioni, indagando anche le diverse tipologie tombali a cui le lastre erano correlate, le problematiche legate ai contesti d'uso originari, gli aspetti produttivi (dall’approvvigionamento di materiali lapidei all’organizzazione delle botteghe), con uno sguardo altresì volto ai fruitori di questi oggetti. Infine, viene discussa l'idea stessa di “scultura funeraria” nell’altomedioevo, esaminando i dettagli specifici nel contesto più ampio della scultura di questo periodo. Il saggio si inserisce in un alveo storiografico attualmente molto produttivo in seno alla comunità scientifica internazionale, toccando ad esempio aspetti quali i concetti di ‘privilegio’ e ‘prestigio’ della tomba. Stimola parimenti nuove riflessioni correlando ambiti disciplinari solo apparentemente distanti, ovvero da un lato l’archeologia funeraria, dall’altro la produzione scultorea.
‘Scultura funeraria’ e sepolture di prestigio: uno sguardo archeologico su contesti e ideologia della morte nell’alto Medioevo italiano
ELEONORA DESTEFANIS
2021-01-01
Abstract
Prendendo le mosse da alcuni capisaldi storiografici nell’approccio al tema dell’impiego della scultura in ambito funerario, l’articolo si concentra su lastre funerarie scolpite e sarcofagi di ambito italiano, datati dal VII al X secolo. Vengono presentati gli sviluppi della decorazione, non solo secondo una prospettiva storico-artistica, ma anche cercando, come cifra metologica, di collegare le scelte di specifici motivi o l'impianto decorativo ad aspetti culturali più ampi. Si analizzano parimenti le relazioni tra componenti figurative e iscrizioni, indagando anche le diverse tipologie tombali a cui le lastre erano correlate, le problematiche legate ai contesti d'uso originari, gli aspetti produttivi (dall’approvvigionamento di materiali lapidei all’organizzazione delle botteghe), con uno sguardo altresì volto ai fruitori di questi oggetti. Infine, viene discussa l'idea stessa di “scultura funeraria” nell’altomedioevo, esaminando i dettagli specifici nel contesto più ampio della scultura di questo periodo. Il saggio si inserisce in un alveo storiografico attualmente molto produttivo in seno alla comunità scientifica internazionale, toccando ad esempio aspetti quali i concetti di ‘privilegio’ e ‘prestigio’ della tomba. Stimola parimenti nuove riflessioni correlando ambiti disciplinari solo apparentemente distanti, ovvero da un lato l’archeologia funeraria, dall’altro la produzione scultorea.File | Dimensione | Formato | |
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