Il presente progetto sullo studio delle campiture di colore blu e verde in reperti egizi si contraddistingue per un approccio non invasivo basato su tecniche portatili quali la fluorescenza di raggi X (XRF) e la spettroscopia di riflettanza (FORS). I reperti analizzati comprendono una serie di sarcofagi e frammenti lignei di vari nuclei del Museo con una scansione temporale che ricopre il periodo tra la XI-XII Din., la XXV e la XVI Din., a cui si aggiungono alcuni cartonnage del II sec. d.C. e dei panetti di colore datati al Nuovo Regno (1540-1070 a.C). L’analisi multivariata dei dati ha permesso di evidenziare la rilevanza diagnostica dei rapporti tra silicio, rame e calcio nell’identificazione del Blu Egizio e, probabilmente, della Malachite, mentre le impurezze di piombo e stagno associate al rame hanno permesso di definirne la fonte impiegata nella sintesi del pigmento. Per risolvere alcuni punti critici presenti in letteratura rispetto al Blu e Verde Egizio, ostacolo all’interpretazione dei dati XRF, sui panetti di colore sono state eseguite ulteriori analisi mediante la diffrazione di raggi X (XRD) le quali si ricollegano ad un più ampio progetto volto ad una chiara e definitiva caratterizzazione di questi pigmenti.
I Pigmenti Blu e Verdi degli Egizi. Nuove Ricerche ed Analisi al Museo Egizio di Torino
ACETO, Maurizio;
2012-01-01
Abstract
Il presente progetto sullo studio delle campiture di colore blu e verde in reperti egizi si contraddistingue per un approccio non invasivo basato su tecniche portatili quali la fluorescenza di raggi X (XRF) e la spettroscopia di riflettanza (FORS). I reperti analizzati comprendono una serie di sarcofagi e frammenti lignei di vari nuclei del Museo con una scansione temporale che ricopre il periodo tra la XI-XII Din., la XXV e la XVI Din., a cui si aggiungono alcuni cartonnage del II sec. d.C. e dei panetti di colore datati al Nuovo Regno (1540-1070 a.C). L’analisi multivariata dei dati ha permesso di evidenziare la rilevanza diagnostica dei rapporti tra silicio, rame e calcio nell’identificazione del Blu Egizio e, probabilmente, della Malachite, mentre le impurezze di piombo e stagno associate al rame hanno permesso di definirne la fonte impiegata nella sintesi del pigmento. Per risolvere alcuni punti critici presenti in letteratura rispetto al Blu e Verde Egizio, ostacolo all’interpretazione dei dati XRF, sui panetti di colore sono state eseguite ulteriori analisi mediante la diffrazione di raggi X (XRD) le quali si ricollegano ad un più ampio progetto volto ad una chiara e definitiva caratterizzazione di questi pigmenti.File | Dimensione | Formato | |
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