La relazione verte sul funzionamento e sul valore epistemologico della perizia psico-criminologica recentemente riportata alla ribalta dalla sua incorporazione in modelli computazionali di risk assessment. Il valore probatorio, l'impiego processuale di software di risk assessment aggiungo alla tradizione problematica della validità scientifica delle teorie psico.criminologiche ad essi sottese, la questione dell'opacità che accompagna tutti i modelli computazionale che, se non adeguatamente realizzati, rimango delle black boxes. Il tema viene trasportato dalla realtà statunitense a quella europea e italiana, con un tentativo di riflessione sulla efficacia degli strumenti normativi già esistenti.

Risk assessment: sentencing o non sentencing?

SERENA QUATTROCOLO
2021-01-01

Abstract

La relazione verte sul funzionamento e sul valore epistemologico della perizia psico-criminologica recentemente riportata alla ribalta dalla sua incorporazione in modelli computazionali di risk assessment. Il valore probatorio, l'impiego processuale di software di risk assessment aggiungo alla tradizione problematica della validità scientifica delle teorie psico.criminologiche ad essi sottese, la questione dell'opacità che accompagna tutti i modelli computazionale che, se non adeguatamente realizzati, rimango delle black boxes. Il tema viene trasportato dalla realtà statunitense a quella europea e italiana, con un tentativo di riflessione sulla efficacia degli strumenti normativi già esistenti.
2021
9788828834922
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11579/130453
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