A partire da un inquadramento del binomio patrimonio culturale-turismo interpretato nella prospettiva della sostenibilità, il volume adotta - in una prima parte - il cultural heritage quale chiave di lettura e azione per lo sviluppo locale. In particolare, presenta significati e sensi del neologismo heritography, che viene adottato come sintesi di heritage e geography, ma anche di heritage e cartography, in correlazione a quanto studiato e presentato. La cartografia, infatti, assume un ruolo centrale nella narrazione e valorizzazione dei territori, così come nel testo. Ne vengono approfonditi modalità e strumenti, soprattutto in riferimento alla cosiddetta cartografia “alternativa”, ovvero narrativa, semantica, percettiva e partecipata. Questo consente di evidenziare opportunità e visioni per processi virtuosi di valorizzazione dal basso a medio-lungo termine, nonché di offrire un focus sulle Mappe di Comunità e su alcune progettualità che si sono sviluppate lungo l’arco alpino. In questa cornice teorica e metodologica, si inserisce la seconda parte del volume dedicata ai risultati di ricerca del progetto Comuniterrae, divenuto nell’accezione europea e internazionale Commonlands. Il laboratorio partecipato nelle “Terre di Mezzo” del Parco Nazionale della Val Grande, in Piemonte, su cui il progetto si struttura viene raccontato alla luce degli approcci di project management e di governance adottati. Ne derivano sia considerazioni in merito agli outputs conseguiti dagli inizi dell’iniziativa progettuale, nel 2016, ad oggi, sia outcomes di medio-lungo termine che spingono il progetto verso il futuro. Il processo di rilettura del percorso compiuto e degli attuali step di progetto si collocano nell’ambito della geografia e del design territoriale.
Heritography. Per una geografia del patrimonio culturale vissuto e rappresentato
cerutti stefania
;
2021-01-01
Abstract
A partire da un inquadramento del binomio patrimonio culturale-turismo interpretato nella prospettiva della sostenibilità, il volume adotta - in una prima parte - il cultural heritage quale chiave di lettura e azione per lo sviluppo locale. In particolare, presenta significati e sensi del neologismo heritography, che viene adottato come sintesi di heritage e geography, ma anche di heritage e cartography, in correlazione a quanto studiato e presentato. La cartografia, infatti, assume un ruolo centrale nella narrazione e valorizzazione dei territori, così come nel testo. Ne vengono approfonditi modalità e strumenti, soprattutto in riferimento alla cosiddetta cartografia “alternativa”, ovvero narrativa, semantica, percettiva e partecipata. Questo consente di evidenziare opportunità e visioni per processi virtuosi di valorizzazione dal basso a medio-lungo termine, nonché di offrire un focus sulle Mappe di Comunità e su alcune progettualità che si sono sviluppate lungo l’arco alpino. In questa cornice teorica e metodologica, si inserisce la seconda parte del volume dedicata ai risultati di ricerca del progetto Comuniterrae, divenuto nell’accezione europea e internazionale Commonlands. Il laboratorio partecipato nelle “Terre di Mezzo” del Parco Nazionale della Val Grande, in Piemonte, su cui il progetto si struttura viene raccontato alla luce degli approcci di project management e di governance adottati. Ne derivano sia considerazioni in merito agli outputs conseguiti dagli inizi dell’iniziativa progettuale, nel 2016, ad oggi, sia outcomes di medio-lungo termine che spingono il progetto verso il futuro. Il processo di rilettura del percorso compiuto e degli attuali step di progetto si collocano nell’ambito della geografia e del design territoriale.File | Dimensione | Formato | |
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