Le Istituzioni di Gaio occupano da sempre una posizione particolarissima nel panorama degli studi giusromanistici, e, più in generale, della cultura giuridica occidentale. Oggetto di una sterminata serie di analisi, il manuale scritto poco dopo la seconda metà del II secolo d.C. da un giurista a noi noto solo tramite il cognomen è stato di volta in volta indicato come paradigma della classicità o come prodotto mediocre di un maestro di provincia, sulla cui identità si è peraltro formulato ogni tipo di congettura. Recentissimi indirizzi metodologici auspicano un ritorno al testo inteso come luogo del «misterioso appuntamento» con il suo autore, secondo la metafora, dichiaratamente allusiva a suggestioni benjaminiane, formulata da uno studioso contemporaneo. In tale prospettiva, in questo libro si ripercorrono le principali questioni tradizionalmente poste in letteratura circa la genesi, la forma e la modalità di realizzazione delle Istituzioni, anche in relazione all’ambiente di destinazione, e, all’esito dell’analisi di sezioni notissime del manuale gaiano, si offre una lettura del testo e della sua formazione che tiene conto della rivalutazione, in atto da oltre mezzo secolo, della letteratura didattico-didascalica dell’antichità, senza tuttavia trascurare intuizioni e linee di ricerca più datate, delle quali si propone un recupero, affrancato dall’oltranzismo metodologico che ne ha pesantemente compromesso la considerazione negli ultimi decenni.

Ricerche sulle tecniche di scrittura delle Istituzioni di Gaio

Pierfrancesco Arces
2020-01-01

Abstract

Le Istituzioni di Gaio occupano da sempre una posizione particolarissima nel panorama degli studi giusromanistici, e, più in generale, della cultura giuridica occidentale. Oggetto di una sterminata serie di analisi, il manuale scritto poco dopo la seconda metà del II secolo d.C. da un giurista a noi noto solo tramite il cognomen è stato di volta in volta indicato come paradigma della classicità o come prodotto mediocre di un maestro di provincia, sulla cui identità si è peraltro formulato ogni tipo di congettura. Recentissimi indirizzi metodologici auspicano un ritorno al testo inteso come luogo del «misterioso appuntamento» con il suo autore, secondo la metafora, dichiaratamente allusiva a suggestioni benjaminiane, formulata da uno studioso contemporaneo. In tale prospettiva, in questo libro si ripercorrono le principali questioni tradizionalmente poste in letteratura circa la genesi, la forma e la modalità di realizzazione delle Istituzioni, anche in relazione all’ambiente di destinazione, e, all’esito dell’analisi di sezioni notissime del manuale gaiano, si offre una lettura del testo e della sua formazione che tiene conto della rivalutazione, in atto da oltre mezzo secolo, della letteratura didattico-didascalica dell’antichità, senza tuttavia trascurare intuizioni e linee di ricerca più datate, delle quali si propone un recupero, affrancato dall’oltranzismo metodologico che ne ha pesantemente compromesso la considerazione negli ultimi decenni.
2020
978-88-7916-957-8
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