La misurazione della performance è un obiettivo complesso a causa della sua natura fondamentalmente multidimensionale. Tale difficoltà andrà verosimilmente a crescere nel tempo nella misura in cui le aspettative degli stakeholder in merito a responsabilità dell’impresa nella prospettiva sociale e ambientale oltre che economica diventeranno più incisive e articolate. La sfida, da questo punto di vista, verterà sulla capacità delle imprese di integrare la componente di responsabilità verso una prospettiva non strettamente economica e di sostenibilità nella pianificazione strategica, auspicabilmente nella logica di creare valore economico e contemporaneamente di creare benefici per le costituenti sociali ed ambientali. Uno strumento fondamentale per determinare una metrica nella valutazione della performance è quello del benchmarking. Tale concetto si riferisce alla comparazione tra differenti organizzazioni, o anche tra componenti della stessa organizzazione, al fine di individuare una best practice di riferimento per intraprendere percorsi migliorativi virtuosi. Il concetto di benchmarking va inteso in senso flessibile. Esso infatti non significa solo mera imitazione, laddove possibile, delle pratiche manageriali vincenti. Sebbene questo aspetto sia un punto di partenza funzionale al miglioramento della performance, esso non dovrebbe andare a discapito della creatività e al processo innovativo sia nella gestione dei processi ordinari, sia nella risposta a istanze sociali e ambientali. Inoltre, crescenti sforzi sono auspicabili nella direzione di una integrazione della pura dimensione economica del benchmarking in modo che esso possa opportunamente considerare componenti intangibili di natura sociale e ambientale e contemperare le loro interazioni in una logica di Triple Bottom Line. I manager, quindi, sono sempre più chiamati a sviluppare processi e metriche per la valutazione delle performance inclusivi, confrontabili e funzionali in chiave di elaborazione strategica. Per queste ragioni il presente libro ha lo scopo di fornire una rappresentazione concettuale del benchmarking, analizzando le sue principali declinazioni e i suoi vantaggi oltre che il potenziale di innovazione di tale processo sulla base dei concetti di Corporate Social Responsibility e, in termini di dialettica intergenerazionale di lungo periodo, di Corporate Sustainability. Tali concetti sono quindi analizzati in termini di definizione, articolazione teorica e legame con la governance. Un tema chiave in questo ambito è rappresentato dal rapporto tra corporate social responsibility o orientamento alla sustainability e financial performance. Alcune evidenze suggeriscono come la corretta risposta verso fenomeni di distorsione sociale o rischio ambientale abbiano ricadute in termini di performance finanziaria anche se tale relazione varia da contesto a contesto anche in funzione del ruolo di diversi mediatori e moderatori. Successivamente, un particolare focus è posto sugli strumenti utilizzabili ai fini dell’implementazione del benchmarking e all’opportunità di incorporarli, ed adattarli, nella prospettiva dell’impresa sostenibile. L’uso di key performance indicators pare certamente utile al fine di delineare le aree per le quali sia necessario procedere ad una rappresentazione dei processi manageriali in metriche, tuttavia si ritiene che l’uso di strumenti in grado di fornire misure aggregate, pur rispettando la multidimensionalità del concetto di performance, sia auspicabile. Nella definizione degli strumenti si distinguono due classi, corrispondenti ad approcci cosiddetti parametrici e non-parametrici. Entrambi gli approcci, pur distinti nelle loro tecnicalità, si basano sul concetto di frontiera, intesa come quella rappresentazione del confine efficiente nella interrelazione tra le variabili di outcome economici, sociali e ambientali e le risorse. Il concetto di frontiera, estrapolando una misura di gap rispetto alla best practice consente di derivare metriche aggregate e comparabili. Esso inoltre si incardina perfettamente, per costruzione, con la logica del benchmarking. L’integrazione degli obiettivi di sostenibilità e di corporate social responsibility rappresentano un ulteriore passo verso un benchmarking più completo, inclusivo ed articolato. L’illustrazione degli strumenti fornisce, infine, lo spunto per la presentazione di un caso empirico calato nel contesto ecologico e rappresentato dai servizi di gestione dei rifiuti urbani. In un settore cardine per le sfide della cosiddetta economia circolare, gli obiettivi di sostenibilità ambientale si intrecciano naturalmente con quelli della sostenibilità economica. Diverse forme di benchmarking sono diffuse in letteratura e vengono classificate in tre gruppi: analisi di benchmarking territoriale ambientale, analisi finalizzate alla definizione del dimensionamento ottimale e analisi di benchmarking più strettamente legate alle performance aziendali. Il caso di studio si pone l’obiettivo di integrare le tre prospettive, pur focalizzandosi principalmente sul terzo aspetto. In particolare, la presentazione dei dati evidenzia come è crescente la pressione verso l’adozione di pratiche di riciclaggio supportate da modelli di raccolta dei rifiuti basate sul servizio porta a porta. I risultati suggeriscono che tali pratiche hanno migliorato l’efficienza di costo e di profitto nel tempo, configurandosi come un possibile esempio di strategia win-win nell’ambito degli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica.

Benchmarking e sostenibilità: gestione, governance e strumenti

Graziano Abrate;Fabrizio Erbetta
2020-01-01

Abstract

La misurazione della performance è un obiettivo complesso a causa della sua natura fondamentalmente multidimensionale. Tale difficoltà andrà verosimilmente a crescere nel tempo nella misura in cui le aspettative degli stakeholder in merito a responsabilità dell’impresa nella prospettiva sociale e ambientale oltre che economica diventeranno più incisive e articolate. La sfida, da questo punto di vista, verterà sulla capacità delle imprese di integrare la componente di responsabilità verso una prospettiva non strettamente economica e di sostenibilità nella pianificazione strategica, auspicabilmente nella logica di creare valore economico e contemporaneamente di creare benefici per le costituenti sociali ed ambientali. Uno strumento fondamentale per determinare una metrica nella valutazione della performance è quello del benchmarking. Tale concetto si riferisce alla comparazione tra differenti organizzazioni, o anche tra componenti della stessa organizzazione, al fine di individuare una best practice di riferimento per intraprendere percorsi migliorativi virtuosi. Il concetto di benchmarking va inteso in senso flessibile. Esso infatti non significa solo mera imitazione, laddove possibile, delle pratiche manageriali vincenti. Sebbene questo aspetto sia un punto di partenza funzionale al miglioramento della performance, esso non dovrebbe andare a discapito della creatività e al processo innovativo sia nella gestione dei processi ordinari, sia nella risposta a istanze sociali e ambientali. Inoltre, crescenti sforzi sono auspicabili nella direzione di una integrazione della pura dimensione economica del benchmarking in modo che esso possa opportunamente considerare componenti intangibili di natura sociale e ambientale e contemperare le loro interazioni in una logica di Triple Bottom Line. I manager, quindi, sono sempre più chiamati a sviluppare processi e metriche per la valutazione delle performance inclusivi, confrontabili e funzionali in chiave di elaborazione strategica. Per queste ragioni il presente libro ha lo scopo di fornire una rappresentazione concettuale del benchmarking, analizzando le sue principali declinazioni e i suoi vantaggi oltre che il potenziale di innovazione di tale processo sulla base dei concetti di Corporate Social Responsibility e, in termini di dialettica intergenerazionale di lungo periodo, di Corporate Sustainability. Tali concetti sono quindi analizzati in termini di definizione, articolazione teorica e legame con la governance. Un tema chiave in questo ambito è rappresentato dal rapporto tra corporate social responsibility o orientamento alla sustainability e financial performance. Alcune evidenze suggeriscono come la corretta risposta verso fenomeni di distorsione sociale o rischio ambientale abbiano ricadute in termini di performance finanziaria anche se tale relazione varia da contesto a contesto anche in funzione del ruolo di diversi mediatori e moderatori. Successivamente, un particolare focus è posto sugli strumenti utilizzabili ai fini dell’implementazione del benchmarking e all’opportunità di incorporarli, ed adattarli, nella prospettiva dell’impresa sostenibile. L’uso di key performance indicators pare certamente utile al fine di delineare le aree per le quali sia necessario procedere ad una rappresentazione dei processi manageriali in metriche, tuttavia si ritiene che l’uso di strumenti in grado di fornire misure aggregate, pur rispettando la multidimensionalità del concetto di performance, sia auspicabile. Nella definizione degli strumenti si distinguono due classi, corrispondenti ad approcci cosiddetti parametrici e non-parametrici. Entrambi gli approcci, pur distinti nelle loro tecnicalità, si basano sul concetto di frontiera, intesa come quella rappresentazione del confine efficiente nella interrelazione tra le variabili di outcome economici, sociali e ambientali e le risorse. Il concetto di frontiera, estrapolando una misura di gap rispetto alla best practice consente di derivare metriche aggregate e comparabili. Esso inoltre si incardina perfettamente, per costruzione, con la logica del benchmarking. L’integrazione degli obiettivi di sostenibilità e di corporate social responsibility rappresentano un ulteriore passo verso un benchmarking più completo, inclusivo ed articolato. L’illustrazione degli strumenti fornisce, infine, lo spunto per la presentazione di un caso empirico calato nel contesto ecologico e rappresentato dai servizi di gestione dei rifiuti urbani. In un settore cardine per le sfide della cosiddetta economia circolare, gli obiettivi di sostenibilità ambientale si intrecciano naturalmente con quelli della sostenibilità economica. Diverse forme di benchmarking sono diffuse in letteratura e vengono classificate in tre gruppi: analisi di benchmarking territoriale ambientale, analisi finalizzate alla definizione del dimensionamento ottimale e analisi di benchmarking più strettamente legate alle performance aziendali. Il caso di studio si pone l’obiettivo di integrare le tre prospettive, pur focalizzandosi principalmente sul terzo aspetto. In particolare, la presentazione dei dati evidenzia come è crescente la pressione verso l’adozione di pratiche di riciclaggio supportate da modelli di raccolta dei rifiuti basate sul servizio porta a porta. I risultati suggeriscono che tali pratiche hanno migliorato l’efficienza di costo e di profitto nel tempo, configurandosi come un possibile esempio di strategia win-win nell’ambito degli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica.
2020
978-88-3369-089-6
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11579/114675
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