Sono numerose ed estremamente intricate fra loro le condizioni che hanno reso la città contemporanea un organismo complesso e in continuo divenire: il disordine economico e politico globale, l’intensa mobilità, l’annullamento delle distanze spazio-temporali, le crescenti emergenze umanitarie, le intense migrazioni, la multietnicità, e con essi le problematiche correlate ai bisogni abitativi, alla convivenza, alla conflittualità sociale, ai diversi modelli culturali di organizzazione e di gestione delle città. L’analisi di questi fenomeni ha portato, negli ultimi anni, allo sviluppo di un approccio multidisciplinare che aiuta a interpretare la città non solo a partire dai suoi spazi ma soprattutto dai profondi cambiamenti che caratterizzano il modo di viverla, focalizzando l’attenzione prevalentemente sulla dimensione socio-culturale di tali cambiamenti e sulla forza trasformativa degli elementi e delle pratiche in cui essa si struttura. La città può quindi essere letta come referente immaginario più che come realtà definita: la sua geografia è mutevole, perché mutevoli sono le forme di urbanità e socialità, incontro e scambio da parte dei suoi abitanti abituali o nuovi, residenti fissi o temporanei, autoctoni o migranti. Ne emerge una città infinita, densa di attori e relazioni, di iniziative e competenze che compongono e ricompongono i luoghi e gli spazi urbani. Luoghi e spazi che oggi attraggono, e generano, una domanda turistica multi-motivata. Il turismo urbano è infatti caratterizzato dalla presenza di diversi tipi di turisti e considera la varietà delle loro motivazioni, e dei conseguenti profili turistici, un elemento che qualifica le città e le loro attrattive. Si tratta di turisti che rassomigliano sempre più agli abitanti di una città, con i quali condividono – e chiedono di farlo – ambienti, interessi, esperienze. A partire da queste considerazioni di carattere generale, la ricerca si propone di investigare dinamiche e progetti di turismo urbano che in Italia e in Europa si ispirano ai principi del turismo responsabile e, in particolare, alla multiculturalità e alla partecipazione considerandole quali leve per l’integrazione senza conflitti, la creatività e l’innovazione, lo sviluppo economico e il benessere collettivo. In questa prospettiva si colloca il progetto Migrantour volto a promuovere una forma di turismo responsabile “a chilometro zero” che vede come protagonisti concittadini provenienti anche da mondi lontani. Si tratta di una proposta che si articola in itinerari urbani interculturali, tassello di un’offerta culturale che coniuga l’impegno sociale a favore dell’integrazione e di una maggiore coesione sociale tra residenti con il piacere di visitare i quartieri multiculturali, per affermarsi compiutamente come un nuovo modo di vivere la città.
Città multiculturali e turismo urbano: la parola ai migranti
stefania cerutti
2019-01-01
Abstract
Sono numerose ed estremamente intricate fra loro le condizioni che hanno reso la città contemporanea un organismo complesso e in continuo divenire: il disordine economico e politico globale, l’intensa mobilità, l’annullamento delle distanze spazio-temporali, le crescenti emergenze umanitarie, le intense migrazioni, la multietnicità, e con essi le problematiche correlate ai bisogni abitativi, alla convivenza, alla conflittualità sociale, ai diversi modelli culturali di organizzazione e di gestione delle città. L’analisi di questi fenomeni ha portato, negli ultimi anni, allo sviluppo di un approccio multidisciplinare che aiuta a interpretare la città non solo a partire dai suoi spazi ma soprattutto dai profondi cambiamenti che caratterizzano il modo di viverla, focalizzando l’attenzione prevalentemente sulla dimensione socio-culturale di tali cambiamenti e sulla forza trasformativa degli elementi e delle pratiche in cui essa si struttura. La città può quindi essere letta come referente immaginario più che come realtà definita: la sua geografia è mutevole, perché mutevoli sono le forme di urbanità e socialità, incontro e scambio da parte dei suoi abitanti abituali o nuovi, residenti fissi o temporanei, autoctoni o migranti. Ne emerge una città infinita, densa di attori e relazioni, di iniziative e competenze che compongono e ricompongono i luoghi e gli spazi urbani. Luoghi e spazi che oggi attraggono, e generano, una domanda turistica multi-motivata. Il turismo urbano è infatti caratterizzato dalla presenza di diversi tipi di turisti e considera la varietà delle loro motivazioni, e dei conseguenti profili turistici, un elemento che qualifica le città e le loro attrattive. Si tratta di turisti che rassomigliano sempre più agli abitanti di una città, con i quali condividono – e chiedono di farlo – ambienti, interessi, esperienze. A partire da queste considerazioni di carattere generale, la ricerca si propone di investigare dinamiche e progetti di turismo urbano che in Italia e in Europa si ispirano ai principi del turismo responsabile e, in particolare, alla multiculturalità e alla partecipazione considerandole quali leve per l’integrazione senza conflitti, la creatività e l’innovazione, lo sviluppo economico e il benessere collettivo. In questa prospettiva si colloca il progetto Migrantour volto a promuovere una forma di turismo responsabile “a chilometro zero” che vede come protagonisti concittadini provenienti anche da mondi lontani. Si tratta di una proposta che si articola in itinerari urbani interculturali, tassello di un’offerta culturale che coniuga l’impegno sociale a favore dell’integrazione e di una maggiore coesione sociale tra residenti con il piacere di visitare i quartieri multiculturali, per affermarsi compiutamente come un nuovo modo di vivere la città.File | Dimensione | Formato | |
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