Edizione italiana della monografia di Deborah Haynes Bachtin e le arti visive. Lo studio è dedicato all’importanza delle idee di Michail Bachtin in riferimento alla pittura e alla scultura. In particolare nei suoi primi quattro saggi sull’estetica, scritti tra il 1919 e il 1926, e prima che cominciasse a dirigere la sua attenzione su categorie linguistiche e letterarie, Bachtin ha messo a punto una più ampia filosofia della creatività. In questo lavoro Deborah Haynes riflette sulla proposta estetica del pensatore russo, in particolare sulla sua teoria della creatività, analizzando la sua possibile applicabilità alla teoria e alla critica dell'arte contemporanea. Secondo Haynes, grazie alle categorie di “responsabilità”, “exotopia” e “incompiutezza”,Bachtin offre una base concettuale per interpretare le dimensioni morali dell’attività creativa. Italian edition of Deborah Hanynes' monography Bakhtin and the Visual Arts. This research assesses the relevance of Mikhail Bakhtin's ideas as they relate to painting and sculpture. First published in the 1960s, Bakhtin's writings introduced the concepts of carnival and dialogue or dialogism, which have had significant impact in such diverse fields as literature and literary theory, philosophy, theology, biology and psychology. In his four early aesthetic essays, written between 1919 and 1926, and before he began to focus on linguistic and literary categories, Bakhtin worked on a larger philosophy of creativity, which was never completed. Deborah Haynes's in-depth 1995 study of his aesthetics, especially his theory of creativity, analyses its applicability to contemporary art theory and criticism. The author argues that Bakhtin, with such categories as answerability, outsideness and unfinalizability, offers a conceptual basis for interpreting the moral dimensions of creative activity.
BACHTIN E LE ARTI VISIVE
SINI, Stefania Irene
1999-01-01
Abstract
Edizione italiana della monografia di Deborah Haynes Bachtin e le arti visive. Lo studio è dedicato all’importanza delle idee di Michail Bachtin in riferimento alla pittura e alla scultura. In particolare nei suoi primi quattro saggi sull’estetica, scritti tra il 1919 e il 1926, e prima che cominciasse a dirigere la sua attenzione su categorie linguistiche e letterarie, Bachtin ha messo a punto una più ampia filosofia della creatività. In questo lavoro Deborah Haynes riflette sulla proposta estetica del pensatore russo, in particolare sulla sua teoria della creatività, analizzando la sua possibile applicabilità alla teoria e alla critica dell'arte contemporanea. Secondo Haynes, grazie alle categorie di “responsabilità”, “exotopia” e “incompiutezza”,Bachtin offre una base concettuale per interpretare le dimensioni morali dell’attività creativa. Italian edition of Deborah Hanynes' monography Bakhtin and the Visual Arts. This research assesses the relevance of Mikhail Bakhtin's ideas as they relate to painting and sculpture. First published in the 1960s, Bakhtin's writings introduced the concepts of carnival and dialogue or dialogism, which have had significant impact in such diverse fields as literature and literary theory, philosophy, theology, biology and psychology. In his four early aesthetic essays, written between 1919 and 1926, and before he began to focus on linguistic and literary categories, Bakhtin worked on a larger philosophy of creativity, which was never completed. Deborah Haynes's in-depth 1995 study of his aesthetics, especially his theory of creativity, analyses its applicability to contemporary art theory and criticism. The author argues that Bakhtin, with such categories as answerability, outsideness and unfinalizability, offers a conceptual basis for interpreting the moral dimensions of creative activity.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.