In questo articolo l'Autrice commenta l'ordinanza della Corte costituzionale 207/2018, nella quale viene riconosciuto come un vulnus costituzionale il divieto assoluto di aiuto al suicidio nell'ordinamento costituzionale, pur senza che ne sia dichiarata l'incostituzionalità. L'Autrice avanza fondate perplessità rispetto alla configurabilità di un diritto costituzionale ad essere aiutati a morire, pur riconoscendo che un tale diritto possa essere invece il frutto di una scelta politca da parte di un legislatore rappresentativo e democraticamente eletto.

Sostiene la Corte che morire all’istante con l’aiuto d’altri sia, per alcuni, un diritto costituzionale. Di alcune perplessità sull’ordinanza 207/2018

chiara tripodina
2018-01-01

Abstract

In questo articolo l'Autrice commenta l'ordinanza della Corte costituzionale 207/2018, nella quale viene riconosciuto come un vulnus costituzionale il divieto assoluto di aiuto al suicidio nell'ordinamento costituzionale, pur senza che ne sia dichiarata l'incostituzionalità. L'Autrice avanza fondate perplessità rispetto alla configurabilità di un diritto costituzionale ad essere aiutati a morire, pur riconoscendo che un tale diritto possa essere invece il frutto di una scelta politca da parte di un legislatore rappresentativo e democraticamente eletto.
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